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  • Mourinho subito al Milan? Lucida follia

    Mourinho subito al Milan? Lucida follia

    Le premesse sono due, sotto gli occhi di tutti: Berlusconi non sopporta più Mihajlovic ed è quasi certo che presto lo caccerà, benché abbia vinto a Genova e abbia un'autostrada verso la finale di Coppa Italia; Mourinho è stato licenziato dal Chelsea con ignominia (oltre che con una bella manciata di milioni) e vive il momento peggiore della sua carriera. Un grande club in disarmo e un grande allenatore distrutto. Lucida conseguenza, racchiusa in una domanda: perché non si mettono insieme e non provano a rilanciarsi uno accanto all'altro? Il regolamento, del resto, li sostiene, perché un tecnico che ha lavorato all'estero può essere subito tesserato da una società italiana. Per di più Mourinho e Galliani hanno un rapporto di stima reciproca da anni: si piacciono, insomma. 

    Percorso lucido, dicevamo. Ma folle. Perché ci sono troppe ragioni a sconsigliare una scelta tanto clamorosa, da una parte e dall'altra. Ad esempio: Mourinho è una bandiera dell'Inter, ne è tifoso, è entrato nella storia nerazzurra e riproporlo dall'altra parte di Milano sembra impossibile. E ancora: costa moltissimo per un club come quello rossonero che ha già a libro paga tre tecnici, ovvero Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. E poi: difficile abbia voglia di rimettersi subito in gioco, per di più con una squadra che non è attrezzata per puntare in alto (perché Mihajlovic non sarà lo Special One, ma nemmeno uno che non è capace di ottenere il massimo dai suoi giocatori). Infine: il Milan non potrebbe mai affidarsi, in un momento tanto delicato e con i tifosi sul piede di guerra, a un allenatore così inviso alla sua gente. 

    Un affare troppo folle per essere vero, dunque. A meno che i protagonisti di questa storia non siano ancora più folli. E noi ne ricordiamo eccome di pazzie, sia di Mourinho che di Berlusconi.

    @steagresti
     


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