Mou e Blatter, i più antipatici di tutti
Compaiono due pregiudicati in libertà condizionata - si fa per scherzare - come lo scozzese Greame Souness (22°) - bandiera del Liverpool e da noi con la Sampdoria negli anni ’80 - e lo spagnolo Andoni Goikoetxea (21°), il «macellaio» basco che rischiò di spezzare la carriera di Maradona con un intervento killer. Ci sono i manager come Stan Kroenke (44°) che hanno comprato una società - l’Arsenal - ma sono invisi ai tifosi perché calpestano storia e tradizioni del club; mentre è chiaro che due uomini di potere come Silvio Berlusconi (27°) e Roman Abramovich (25°) attirino in egual misura consensi e veleni. Tranquilli: Maradona è al 13° posto, Michel Platini - in veste di dirigente immaginiamo, non di ex calciatore - si piazza al 4°, mentre Cristiano Ronaldo è al 6°. Italiani, dunque: Paolo Di Canio (20°) e Luciano Moggi (7°) tengono alta la bandiera italiana insieme a Francesco Becchetti (31°), l’imprenditore romano che rischia di distruggere una delle storiche società inglesi, il Leyton Orient Football Club. Infine, il podio. Terzo posto per il portiere tedesco Harald Schumacher, tra i migliori interpreti del ruolo negli anni ’80: cercò di ammazzare Battiston (semifinale Mondiale 1982) con uno degli interventi più assassini della storia del calcio. Diciamo che il podio lo merita. Secondo posto per Josè Mourinho, quello che «sente il rumore dei nemici» e lo fa per sentirsi vivo. Immenso per gli interisti, irritante per gli altri. In ogni caso: un signor allenatore. Al primo posto - meritatissimo - si è piazzato l’ex n.1 della Fifa, Joseph Blatter. Poco da aggiungere. Solo una domanda: e nella vostra classifica dei più antipatici chi manca?