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Pogba è ancora il fuoriclasse della Juve: se non rende allo United è colpa di Mou
Eppure Mourinho proprio qui compie il suo primo atto di disonestà intellettuale, perché non più tardi di ieri è arrivato a dire che non spetta allo United capire come tirare fuori il meglio da Pogba, ma al contrario spetta al francese capire come può rendersi utile alla causa dei Red Devils. Una di quelle frasi a effetto di kennedyana memoria, che suonano meravigliosamente, ma il cui succo del discorso è che in sostanza te la devi cavare da solo se vuoi fare una vita dignitosa e degna di questo nome. Una frase che evidentemente non può e non deve lasciare indifferente il fuoriclasse francese, che in più di un'occasione, proprio in questi giorni ha lasciato chiaramente intendere che sarebbe ben felice di andarsene dallo United per ritornare magari proprio alla Juventus. Anche perché si aggiunge ad altre frasi, ben più pesanti, che il tecnico portoghese ebbe a pronunciare dopo la sconfitta in casa del Newcastle, quando disse che Pogba gioca come uno studente che corre dietro al pallone, che magari: è si capace di fare grandi cose, ma è ancora ben lontano dal poter essere considerato un grande calciatore.
E sempre in quell'occasione fece un ulteriore affondo, dicendo che a 24 anni, Pogba non ha ancora capito come si fa il regista, perché incapace di prendersi responsabilità, e incapace soprattutto di fare quelle cose semplici che lui gli chiedeva, laddove invece il francese da sempre si è contraddistinto per il suo stile di gioco eccessivamente barocco. Insomma quello tra Pogba e lo United Mourinhano sembrava essere un matrimonio da mille e una notte, e invece si sta rivelando essere solo uno dei tanti matrimoni di interesse che però poi alla fine sfociano inevitabilmente nell'immancabile e risolutivo divorzio. Perché Mourinho è fatto cosi, quando con lui non scatta il feeling poi è inevitabile che si creino baruffe di questo tipo, e non fai eccezione neanche se ti chiami Pogba, neanche se ti ripresenterai in ritiro con una Coppa del Mondo in più nel proprio curriculum e per giunta dopo averla conquistata da protagonista.
Mourinho infatti è stato capace anche di sminuire la portata di una simile epocale conquista, dicendo che è normale che un giocatore riesca a dare il meglio di sé durante lo svolgimento di un Mondiale, perché si tratta di un evento di breve durata, con un livello di tensione sempre ai massimi livelli, e per di più in crescendo. Tutto il contrario di una normale stagione agonistica della durata di un anno, dove inevitabilmente, ci sono anche dei cali di tensione e soprattutto di motivazione. In parole povere, ha si fatto un complimento a Pogba, ma sotto sotto gli ha detto che non è un giocatore continuo capace di mantenere sempre alto il livello di concentrazione. Una tipica stoccata alla Mourinho, che su uno come Pogba, non si sa quanto possa influire in positivo, anche perchè il francese come tutti i numero uno, ha quel tratto caratteriale tipico di chi sa di essere un predestinato, e nel momento in cui, porta a compimento quel destino di gloria, difficilmente poi ritorna sulla terra, e soprattutto con umiltà.
@Dragomironero
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