Addio, Morosini:| Vigile si autosospende
Non si placano le polemiche sulla vicenda dell'automobile della Polizia municipale di Pescara che, parcheggiata in divieto di sosta, ha ostacolato, per alcuni minuti, l'accesso dell'ambulanza allo stadio, durante i soccorsi a Piermario Morosini. Se, da un lato, l'agente che era alla guida del mezzo, "distrutto" per quanto accaduto, ammette ogni responsabilità e si autosospende dal servizio, dall'altro il sindaco Luigi Albore Mascia annuncia il pugno duro. Il Collegio disciplinare del Comune, infatti, ha attivato contro il vigile urbano un procedimento disciplinare amministrativo per la violazione dell'articolo che definisce le modalità di comportamento dei dipendenti dell'Ente. Sono previsti un contraddittorio, con processo interno, e una sanzione disciplinare, che va da una sospensione minima di 11 giorni fino ad un massimo di sei mesi. La decisione verrà presa il 7 maggio, quando la Commissione disciplinare si riunirà appositamente.
Il primo cittadino ci tiene anche a sottolineare che "se nel corso dell'attività giudiziaria dovessero emergere profili diversi, con un nesso tra il ritardo dell'ambulanza e il decesso dello sfortunato giocatore, l'agente rischierebbe addirittura il licenziamento". Mascia, però, visto il clamore di questi giorni, invita alla calma: "se i soccorsi sono stati tempestivi, come io ritengo siano stati - afferma -, nonostante la vicenda dell'ambulanza sia riprovevole, è sbagliato mettere in stretto contatto le responsabilità del vigile con la morte di Morosini". Condannando fermamente quello che definisce un "atto di superficialità imperdonabile, grave e censurabile", Mascia tenta di abbassare i toni della polemica ed afferma che l'agente in questione è "una persona giovane, con due figli piccoli, che indossa la divisa con dignità e che vive questa situazione in modo drammatico".