Addio, Morosini:| 'Fiorentina ancora scossa'
'Domenica mattina abbiamo fatto una seduta atletica defatigante, facoltativa, a cui però hanno partecipato molti giocatori della rosa, ed erano ancora preoccupati, sbigottiti, impauriti dall'evento, come se un fulmine potesse colpire a ciel sereno chiunque di noi. L'evento di una morte in diretta ha lasciato tutti impauriti e scioccati, compreso me, però la statistica dice che casi del genere accadono ad una persona ogni centomila praticanti un'attività sportiva. Eventi drammatici come quello di Pescara accadono quasi uno al giorno, e stavolta ha colpito nella sua drammaticità perché è successo sotto i riflettori dei grandi media'. Così il medico sociale della Fiorentina, il dottor Paolo Manetti, ai microfoni di Radio Sportiva, sulla morte del centrocampista del Livorno Piermario Morosini.
'Probabilmente avrebbe potuto fare la differenza l'uso del defibrillatore, pur non avendo elementi precisi sia sulla causa che sulle modalità di soccorso - spiega Manetti -. Purtroppo nonostante si facciano le visita di idoneità, e i giocatori professionistici siano sottoposti a due controlli obbligatori, esistono dei casi drammatici, come quello di Morosini, in cui un ragazzo apparentemente sano subisce un arresto cardiaco'.