Morosini, il ricordo del Liga
Lo aveva conosciuto, lo ha amato come uno dei suoi tanti fan. E ora lo piange. Come solo i grandi artisti sanno fare. Luciano Ligabue ha poetizzato la vita da mediano, sicché fatica ad accettarne la morte. Improvvisa e perciò ancora più crudele, come quella di Piermario Morosini.
L PENSIERO — "Andarsene a neanche venticinque anni su un campo di calcio. E in quei pochi anni di vita avere perso il padre, la madre e un fratello. Che cosa vuol dire? Perché? La rabbia e la commozione non permettono di trovare una risposta decente a quelle domande, ma credo che non la troveremo nemmeno quando quei sentimenti si attenueranno un po' ". Parole. Belle, commoventi. Che non si traducono in musica per una volta ma restano comunque impresse nella mente. Liga le scrive le sul sito del fanclub "barMario" in modo che tutti possano leggerle.
L'ANEDDOTO — Il suo ricordo di Piermario non è sfocato "Mi si era presentato nei camerini assieme ad altri suoi colleghi calciatori in un paio di concerti. Era a Campovolo insieme a molti di voi. Era iscritto al barMario. La foto del suo profilo lo mostra con uno splendido sorriso. Un sorriso che non può non aumentare questa commozione. Questa incredulità. Sono sicuro che tutti gli altri iscritti al barMario vorranno unirsi a me nel mandargli tutto l'affetto che merita. Ad accompagnarlo in un viaggio che, è l'augurio più sentito, possa almeno ricongiungerlo con la famiglia che aveva perso quaggiù".