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Morimoto a CM: 'Mi ispiro a Inzaghi, farò 10 gol. Konno pronto per l'Italia'
Ha scelto il Novara per rilanciarsi, dopo la parentesi luci e ombre a Catania. A calciomercato.com Takayuki Morimoto parla dei suoi obiettivi personali, del sogno salvezza e dà un consiglio di mercato ai club italiani.
Qual è il bilancio dei primi mesi a Novara?
Sono molto felice della scelta fatta, avevo voglia di cambiare per giocare e con il Novara posso farlo. Qui è tutto diverso rispetto a Catania, l'ambiente è più tranquillo, quando esco dall'allenamento non trovo i tifosi che mi chiedono la maglietta. Ho trovato un grande gruppo ad accogliermi, sono tutti bravi ragazzi. Ho un soprannome? Mi chiamano Mori o Taka.
Come giudichi l'esperienza in Sicilia?
E' stata positiva, a livello umano e calcistico, soprattutto sotto la gestione Zenga. Con Atzori ho fatto bene soprattutto la prima parte della stagione, poi con l'arrivo di Maxi Lopez ho fatto fatica a trovare spazio. Un brutto infortunio al ginocchio mi ha condizionato, l'ultimo anno con Simeone sono stato messo da parte, giocavano sempre gli argentini. Non c'è stata una concorrenza sana.
Hai iniziato bene, con due gol in sei partite, qual è il tuo obiettivo personale?
Personalmente voglio fare più di dieci gol, ma la cosa più importante è la salvezza con il Novara. Dobbiamo lavorare bene, seguire i consigli di Tesser ed essere uniti, puntare sul gruppo, che è la nostra forza. Restare in serie A non è facile, per questo dovremo dare più del massimo.
Come rispondi a chi dice che il Novara non ha un attacco da serie A?
E' una stupidata. Non mi interessa cosa si dice, il nostro è un ottimo attacco, ci sono Meggiorini, Jeda, Granoche e Rubino, tutti validi e con grande esperienza. I gol arriveranno, stiamo lavorando duramente per migliorare e per conquistare una maglia da titolare. Tesser premia chi si allena bene, non ci sono favoritismi.
Che rapporto hai con Zaccheroni?
Ho parlato con lui dopo la partita di domenica (era al Piola per Novara-Bologna ndr), ma con lui ho un rapporto normale, tra allenatore e giocatore. Tengo molto alla maglia del Giappone, prima però devo fare bene con il Novara. Sono sicuro che solo in questo modo riuscirò a tornare a far parte del gruppo.
Ti considerano il "Ronaldo del Sol Levante", il paragone ti pesa? Chi è il tuo modello?
Non mi pesa, anche perchè il paragone non ci sta. Ronaldo è stato un ottimo giocatore, un fenomeno e non si può copiare. Il mio idolo? Da piccolo era Kazu Miura (al Genoa nella stagione 1994-1995 ndr), quando sono arrivato in Italia ho iniziato a seguire Spinesi, mio ex compagno a Catania, e Pippo Inzaghi. Un giocatore straordinario.
Nell'ultimo anno molti giocatori giapponesi sono arrivati in Europa, ma a parte Nagatomo, hanno scelto altri campionati, soprattutto la Bundesliga. Come te lo spieghi? Non saprei, posso solo dire che in Germania la cultura è molto simile a quella giapponese, per questo è più facile ambientarsi. La serie A è un campionato difficile e competitivo, più della Bundesliga. Magari un giorno arriverà qualche altro giapponese, oltre a me e Nagatomo.
Consigli qualcuno?
I miei compagni di nazionale sono tutti ottimi giocatori. Kagawa, Okazaki, Endo sono conosciuti, credo che possa fare bene in Italia Yasuyuki Konno dell'Fc Tokyo (classe 1983, può giocare sia da difensore centrale, sia da centrocampista ndr). Spero di vederlo in serie A.