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Morata: 'Potevo tornare in Italia, ma sono rimasto al Chelsea per Sarri. Il gioco di Conte non mi valorizzava'
Alvaro Morata è tornato al gol con la maglia del Chelsea, nella prima a Stamford Bridge del nuovo allenatore Maurizio Sarri e dopo un'estate in cui si sono rincorse le voci su un suo addio. L'Italia ha chiamato, il centravanti spagnolo ci ha pensato concretamente, ma il suo futuro in Premier può ripartire da quel gol all'Arsenal: "Non ho mai pensato di andarmene, per me sarebbe facile, potrei tornare benissimo in Spagna o in Italia, dove ho solo persone che credono in me, ma voglio cambiare le cose qui. Ho preso questa decisione non per andare contro i miei haters ma per me e per il Chelsea".
Sul rapporto con Sarri: "Lui ha voluto la mia permanenza, se non fossi stato nei piani del club me ne sarei andato. La scorsa stagione la manovra si incentrava sulle palle alte dirette a me e io dovevo proteggerle dando spalle alla porta, non la mia migliore qualità. Ora posso attaccare lo spazio, giocare con un solo tocco e buttarmi in aerea per i cross, così posso dare il meglio di me".
Sul rapporto con Sarri: "Lui ha voluto la mia permanenza, se non fossi stato nei piani del club me ne sarei andato. La scorsa stagione la manovra si incentrava sulle palle alte dirette a me e io dovevo proteggerle dando spalle alla porta, non la mia migliore qualità. Ora posso attaccare lo spazio, giocare con un solo tocco e buttarmi in aerea per i cross, così posso dare il meglio di me".