Morata: 'Non torno al Real Madrid, meglio la Juve'
L'attaccante spagnolo della Juventus, Alvaro Morata ha dichiarato in un'intervista a Tuttosport: "Io resto alla Juve, la mia storia è qui. La clausola per tornare al Real Madrid? Non ci penso. Non siamo una squadra, ma una famiglia di campioni e per noi non è impossibile vincere la Champions League".
NO AL REAL - "Non ci penso nemmeno: la Juve mi ha ridato la vita, perché l’anno scorso ero senza fiducia e mi sentivo male, è venuta a casa mia e mi ha chiesto di venire qui, dimostrandomi grande fiducia con l’investimento che hanno fatto su di me. E io l’ho fatto sulla Juventus, perché avevo altre offerte, anche più remunerative. Però come fai a dire di no alla maglia numero 9 della 'Signora'? Voglio lasciare il segno nella storia di questo club, anche se Raul e Del Piero sono unici. Ma se ho fortuna e lavoro bene, posso rimanere a lungo e scrivere la mia storia qui".
FAMIGLIA BIANCONERA - "C’è una cosa che mi ha sorpreso tanto quando sono arrivato qui: alla Juventus non c’è nessuno nello spogliatoio che si sente più importante degli altri, neppure chi è stato campione del mondo ed è una leggenda del calcio. Qui vai a mangiare con tutti, parli con tutti, fanno una vita normale… Per me è stato incredibile il fatto di poter parlare di qualcosa con Buffon, con Pirlo e mi impressiona pensare che loro mi danno una mano per qualsiasi cosa e mi hanno aiutato così tanto per farmi trovare bene. Non è una cosa normale per una grande squadra: la forza della Juventus è proprio questa, non sono siamo un elenco di campioni, siamo uomini che giocano e lottano insieme".
SU PIRLO - "Non è così serio come lo vedete voi: fa scherzi, è simpaticissimo, ride e poi in campo…Ve lo dico: vederlo in tv è un conto, dal vivo è spaventoso. Lo guardo, cerco di capire e di…rubare. Se si ferma a battere le punizioni e io ho finito l’allenamento, mi rimetto le scarpe e rimango con lui".
SU TEVEZ - "Non avrebbe bisogno di correre così tanto, di metterci sempre quella cattiveria e quell’impegno, potrebbe anche non difendere come fa lui, eppure lo fa! Lui è un fenomeno che gioca con l’attitudine di un esordiente. Per quanto mi riguarda, deve essere sempre inserito nella classifica dei top 10 del mondo e dovrebbe essere così anche per la Fifa".
SU POGBA - "E’ un grande giocatore, un amico e una brava persona. Per me diventerà il numero uno al mondo e se non lo diventa sarà comunque nei primi tre".