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Morata non pensa alla Juve: 'Ora sono all'Atletico, motivato per la prossima stagione. Con Simeone...'
MOTIVATO - "Sono molto motivato e non vedo l'ora di iniziare ad allenarmi. Sono sicuro che sarà un anno fantastico".
IL RITORNO - "Sì, incontrerò di nuovo tutti quei giocatori che sono anche miei amici, mi hanno sempre trattato molto bene e siamo rimasti in contatto. Non vedo l'ora di vederli, sarà molto importante conoscerci per poter competere al meglio. Inoltre, ho la fortuna di aver già lavorato con Simeone e la sua squadra e questo renderà le cose più facili. Non vedo l'ora di iniziare a preparare questa stagione insieme".
COMPETIZIONE - "C'è molta competizione davanti, ci sono molti grandi giocatori e credo che questo sia molto positivo per la squadra perché più opzioni ci sono da scegliere e meglio è per tutto l'attacco, anche per la competizione tra di noi e per competere con le altre squadre".
DIFFERENZE COL PASSATO - "C'è una squadra supercompleta che può ambire a tutto, come ha dimostrato due stagioni fa vincendo la Liga in un campionato complicato come quello spagnolo. Dobbiamo lavorare molto duramente in questa pre stagione per essere nella migliore condizione fisica per lottare per tutto".
RITIRO ESTIVO - "Penso che sia molto importante che possiamo lavorare tutti insieme fin dall'inizio e che abbiamo l'opportunità di essere fisicamente al meglio per arrivare all'inizio della stagione nella migliore forma possibile. La preseason a Los Angeles dà sempre molta forza per affrontare la stagione".
LA STAGIONE - "A livello individuale, i successi che devi ottenere devono essere pochi, alla fine devi pensare ad aiutare la squadra il più possibile con gol e assist, ma la cosa più importante è vincere titoli, questo è quello che voglio io e quello che vogliono i miei compagni di squadra. A livello personale, non importa se vi ponete delle sfide, l'importante è essere competitivi come gruppo e lottare per tutto fino alla fine".
A LIVELLO INDIVIDUALE - "A livello individuale, i successi che devi ottenere devono essere pochi, alla fine devi pensare ad aiutare la squadra il più possibile con gol e assist, ma la cosa più importante è vincere titoli, questo è quello che voglio io e quello che vogliono i miei compagni di squadra. A livello personale, non importa porsi delle sfide, l'importante è essere competitivi come gruppo e lottare per tutto fino alla fine".
STAGIONE ANOMALA - "È un anno di Coppa del Mondo e non credo che influirà molto, anzi, penso che potrebbe essere positivo per la nostra squadra perché ci sono molti giocatori che potranno giocare in quel torneo e ovviamente quando è un anno con la Coppa del Mondo le persone sono molto motivate fin dall'inizio e saranno così per tutto l'anno per dimostrare ai loro allenatori che devono partecipare alla Coppa del Mondo".
DOPO IL COVID - "La pandemia è stata qualcosa di drammatico, che ha lasciato un segno in tutti noi, nella società. In particolare, la fine di quella stagione senza pubblico è stata molto triste per tutti i giocatori, non avere il pubblico negli stadi ti fa sentire un grande senso di vuoto. Per questo non vedo l'ora di vedere i nostri tifosi, che sono i migliori al mondo, riempire lo stadio e incitare la squadra come sempre. È una cosa che mi manca molto".