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  • Morata-Barcellona, Depay-Juve e Griezmann-Atletico: tutte le cifre e le incognite della maxi operazione

    Morata-Barcellona, Depay-Juve e Griezmann-Atletico: tutte le cifre e le incognite della maxi operazione

    • Andrea Distaso
    Juventus, Barcellona e Atletico Madrid: gli attori protagonisti di una maxi operazione di mercato impensabile soltanto fino a poche settimane fa e della quale si è cominciato a parlare concretamente negli ultimi giorni. Morata è la nuova idea per l'attacco del club blaugrana, con Depay proposto ai bianconeri come forma di compensazione per l'interruzione anticipata del prestito dell'attaccante spagnolo di Allegri e Griezmann - tornato ai colchoneros nelle battute conclusive dell'ultima finestra di mercato - che può giocare a sua volta un ruolo molto determinante, essendo al momento la società catalana ancora la titolare del suo cartellino. Valutazioni tattiche che si intrecciano con quelle di natura economica, perché il vero nodo della questione è trovare un punto di incontro tra tutte le cifre in ballo.

    UN 9 PER XAVI E ALLEGRI - Il tecnico del Barcellona Xavi ha fatto la sua scelta e, dopo l'acquisto di Ferran Torres dal Manchester City, vuole proseguire la ricostruzione del reparto offensivo da Morata. Tornato alla Juve nell'estate 2020 per 10 milioni di euro di prestito oneroso - opzione rinnovata l'estate scorsa per la medesima cifra - e con un diritto di riscatto fissato in 35 milioni, il nazionale spagnolo non sta vivendo con piena soddisfazione questa sua seconda avventura a Torino e ha aperto all'ipotesi di cambiare nuovamente casacca. Eventualità che gli stati generali bianconeri e l'allenatore Massimiliano Allegri sono pronti a prendere in considerazione, a patto di individuare sul mercato un'alternativa di livello nel ruolo di centravanti. E in tal senso il nome di Depay non scalda particolarmente il tecnico livornese, oltre a sollevare delle perplessità di carattere finanziario.

    I CALCOLI DELLA JUVE - Decidendo di concludere anticipatamente il prestito di Morata, la Juve reclamerebbe la restituzione da parte dell'Atletico di metà dei 10 milioni dovuti per questa stagione e si troverebbe al contempo a fare il calcolo tra la cifra che verrebbe risparmiata sul pagamento della parte restante dell'ingaggio al lordo dell'attaccante - circa 3,3 milioni - e quanto dovuto al Fisco Italiano per compensare l'interruzione dei benefici in termini di tassazione generati dal Decreto Crescita per i lavoratori provenienti dall'estero. In questo specifico caso, la Juve dovrebbe pagare alle autorità del nostro Paese una somma di poco inferiore ai 3 milioni. Un risparmio complessivo quindi di 5 milioni che andrebbero poi reinvestiti per un nuovo numero 9: in un periodo di grande ristrettezza economica, indipendentemente dai gusti tecnici di Allegri, è lecito porsi la domanda se sia preferibile spenderne 5 netti per un calciatore come Depay o poco meno di 4 per un vecchio pallino come l'ex napoletano Milik.

    SCAMBIO ALLA PARI - Esaurito almeno idealmente il capitolo legato alla Juve, la palla passerebbe successivamente nelle mani, o forse tra i piedi, di Barcellona e Atletico Madrid per trovare la chiave finanziaria per il possibile passaggio di Morata in Catalunya. Laddove il giocatore chiudesse a breve la sua avventura italiana, il club proprietario del suo cartellino si aspetta ugualmente di incassare i 40 milioni di euro derivanti dal prestito per la seconda metà di questa stagione e per il riscatto. Una cifra che il Barcellona preferirebbe non dover versare in un momento molto delicato per quanto riguarda la sua esposizione debitoria - proiettata verso i 760 milioni di euro - e aggravata dal recente acquisto di Ferran Torres per 55 milioni più bonus. E qui entra in scena Antoine Griezmann, che i blaugrana hanno liberato in estate in prestito con un diritto di riscatto in favore dell'Atletico fissato in 40 milioni: esattamente la stessa cifra richiesta per cedere a titolo definitivo Morata. I conti tornano, almeno sotto l'aspetto meramente numerico, ma manca ancora una tessera fondamentale per completare il mosaico: la Juve ha bisogno di un nuovo centravanti prima di dare il via libera al suo attuale numero 9.

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