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    Monza-Ranocchia, cosa c'è dietro la rescissione consensuale

    Monza-Ranocchia, cosa c'è dietro la rescissione consensuale

    • Redazione CM
    Nella mattinata è arrivata la notizia: il Monza ha annunciato la fine anticipata del contratto di Andrea Ranocchia. Comunicato a sorpresa, risoluzione consensuale. Dopo l'approdo in biancorosso a parametro zero in estate (dopo dodici stagioni all'Inter), il difensore si era fermato contro il Napoli nella sfida di campionato dello scorso 21 agosto. Frattura composta del perone della gamba destra e distorsione della caviglia destra: un problema più serio del previsto. 

    RECUPERO - “Lottando! Grazie a tutti per i vostri messaggi. Posso solo dirvi che tornerò presto” aveva scritto Ranocchia sui social a fine agosto, ricevendo subito la risposta del Monza. “Auguri di pronta guarigione, ti aspettiamo presto in campo Andrea!!”. Poi, la doccia fredda e la comunicazione giunta in mattinata sulla rescissione consensuale. Come appreso da Calciomercato.com, una decisione del difensore, incerto sulle tempistiche di recupero (dai tre mesi di stop previsti, si guardava a febbraio-marzo dopo gli ultimi controlli). Una difficoltà improvvisa, nel momento in cui l'ex capitano dell'Inter aveva sentito il bisogno di rimettersi in gioco con un progetto allettante come quello del club brianzolo. Dall'altra parte la paura di non rientrare al top, unita alla serietà di non voler percepire uno stipendio da indisponibile. Una scelta che ha messo la correttezza al primo posto. 

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