Calciomercato.com

  • AC Milan via Getty Images
    Monza-Milan, le pagelle di CM: Adli in versione moviola, disastro Thiaw. Mota è immarcabile

    Monza-Milan, le pagelle di CM: Adli in versione moviola, disastro Thiaw. Mota è immarcabile

    • S. Peduzzi e D. Longo
    Monza-Milan 4-2


    Monza

    Di Gregorio 6
    : serata sfortunata: dopo un paio di interventi di ordinaria amministrazione è costretto ad abbandonare il campo per uno scontro fortuito quanto duro con il compagno Andrea Carboni
    .
    (43’ pt Sorrentino 6: entra all’improvviso e con un evidente carico di emozioni. La prima parata – una respinta con le ginocchia -  gela i tifosi biancorossi, ma nel resto del match si arrende solo a due tiri imparabili dei rossoneri)

    Birindelli 7: interpreta al meglio le parole di Palladino, che aveva chiesto coraggio e sfrontatezza ai suoi. Si sfianca sulla corsia di competenza riuscendo a creare sempre un pericolo. Il passaggio alla difesa  a quattro può renderlo ancora più prezioso per i biancorossi.

    Izzo 7,5: il suo rientro a pieno ritmo è uno degli elementi alla base di questa serie positiva di risultati. Cancella Okafor e, con mestiere e malizia, esaspera Jovic fino a fargli saltare i nervi. Imprescindibile anche sul piano della personalità, sbaglia solo su Giroud.

    Pablo Marì 7: partita di grande concretezza e solidità. Attentissimo su Jovic, si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Tra i primi a supportare Sorrentino fin dal suo ingresso in campo:

    A. Carboni 7:  conferma di vivere un momento di grande crescita. Sicuro, attento, passa con disinvoltura ed efficacia dalla difesa a tre a quella a quattro nel ruolo di terzino. In crescita anche sul piano della personalità: non poco, considerando che è un classe 2001.

    Pessina 8: c’è la firma di un monzese su questo successo. Cuore e cervello di questo Monza, svolge una quantità impressionante di lavoro oscuro. Si sdoppia tra difesa e centrocampo, ma appena ha spazio non rinuncia a sortite offensive: provoca un’ammonizione, serve l’assist che chiude il match. Ma soprattutto spiazza con freddezza Maignan per il rigore che apre il match.

    Gagliardini 7: Palladino lo incolla a Loftus-Cheek per spegnere la fonte di gioco milanista: missione compiuta con successo. Si conferma partner ideale di Pessina per caratteristiche complementari.

    Colpani 7: Quando si accende fa la differenza: non segna, ma lascia la sua firma con la splendida azione con cui manda in porta Mota per il raddoppio monzese.

    (35’ st Pedro Pereira 6: entra nel finale, subito prima che inizi un’altra partita. Ha anche l’occasione per segnare)

    V. Carboni 6: un tempo di grande applicazione tattica per ingabbiare Bennacer. Riesce anche a liberarsi al tiro in una circostanza e ad orchestrare un paio di buone manovre insieme a Colpani, tuttavia, con il passare del tempo, perde in lucidità e precisione sino ad eclissarsi dal match.

    (20’ st Bondo 7: in campo per irrobustire la mediana non appena il Milan accorcia le distanze, si trasforma nell’uomo decisivo. Festeggia nel migliore dei modi il rinnovo di contratto, ma soprattutto si prende un posto storico nel cuore dei tifosi biancorossi).

    Mota 8: è l’elemento  cardine sul quale Palladino costruisce la vittoria. Libero di attaccare largo a sinistra è decisivo: mette costantemente in crisi Florenzi e soprattutto Thiaw, risultando imprendibile per lunghi tratti del match. Se avesse questa continuità…

    (35’ st Maldini 6,5: buon impatto sul match. Nel momento più difficile della partita trova lo spazio giusto per il suggerimento a Bondo, aggiungendosi così alla lista degli “ex” protagonisti)

    Djuric 7: lotta di fisico tra Thiaw e Gabbia. Spizzica l’incrocio nel primo tempo con il suo pezzo forte, ovvero il colpo di testa, ed è decisivo nell’azione che porta al rigore di Pessina. Il suo arrivo ha portato al Monza soluzioni offensive che prima non erano praticabili.

    (21’ st Colombo 7: subentra con tanta voglia di fare e mettersi in mostra. Qualche buona sponda in avvio ma anche diverse imperfezioni. In pieno extra time mette in cassaforte il successo con una rete pesante anche sul piano personale).

    All. Palladino 7,5: mancava un successo contro una big ed è arrivato. Perfetta la scelta di un 4-2-3-1 che pur avendo più giocatori offensivi non risulta mai squilibrato. In poco più di un anno di Serie A con il Monza ha battuto Juvenuts (2 volte), Inter e Milan. Predestinato.
     

    Milan

    Maignan 5: raccoglie quattro volte il pallone dal fondo della rete e già questa sarebbe una notizia molto negativa. Prende gol sul suo palo dall’ex Colombo. 

    Florenzi 5:  soffre i ritmi imposti dal Monza. (Dal 38’ st Musah sv)

    Thiaw 4: nel primo tempo le combina di tutti i colori. Stende Mota in area di rigore quando poteva accompagnare il movimento dell’attaccante monzese. Ha sulla coscienza anche il secondo gol dei padroni di casa perché si fa trovare completamente fiori posizione. 

    Gabbia 6: chiude tutto quello che passa dalle sue parti ma non é ancora pronto per i miracoli. 

    Theo Hernández 5,5: spinge tanto specialmente nella prima parte di gara. Non perfetto nella fase difensiva. 

    Bennacer 5,5: é uno dei pochi a mettere in campo qualche idea nel primo tempo ma nel complesso fa poco per meritare quantomeno la sufficienza. (Dall’8’ st Giroud 6,5: lui c’è, sempre. Trova la rete della speranza, vana, rossonera) 

    Adli 4,5: in modalità moviola. Molto lento e macchinoso in fase di costruzione, soffre il pressing dei centrocampisti avverresti. Rischia un paio di uscite palla al piede che potevano costare alla squadra.  (Dal 1’ st Reijnders 5: gli manca quella cattiveria agonistica nei momenti più duri. Talvolta bello da vedere ma ancora non maturo)

    Chukwueze 5,5: grande impegno in fase di copertura. Tutto bene se non stessimo parlando di un esterno offensivo: non salta mai l’uomo e calcia una volta in porta, centralmente.    (Dal 1’ st Pulisic 7: gioca una partita a sé, di grande determinazione e classe. Il settimo centro in campionato è una gemma)

    Loftus-Cheek 5,5: meno nel vivo del gioco rispetto alle ultime uscite. 

    Okafor 5: non sfrutta bene l’occasione concessagli da Pioli. Entra in campo con le marce basse e non alza mai i giri del motore.   (Dal 1’ st Leao 5,5: prova a dare la scossa ma quando ha l’occasione giusta si fa trovare impreparato)

    Jović 3: gioca una partita tutta sua contro Izzo. Peccato non si tratti di calcio ma di altro. Deprecabile la reazione che gli costa il cartellino rosso e l’inferiorità numerica alla squadra nel momento più delicato della partita. Ingiustificabile 

    All. Pioli 5: sbaglia tutto: formazione iniziale, preparazione della partita e l’aver tenuto in campo uno Jovic nervoso. Quattro gol subiti sono un passivo che deve fare riflettere. 

    Altre Notizie