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Monza, le pagelle di CM: Marlon e Donati crollano, Ciurria l'ultimo ad arrendersi
Monza
Di Gregorio 6: trafitto due volte senza responsabilità, osserva fischiare vicino ai pali almeno due tentativi pericolosi degli ospiti.
Marlon 5: torna titolare dopo oltre un mese ai box tra una squalifica e un problema al ginocchio: presidia con equilibrio la sua zona, ben sapendo di non poter rivaleggiare in spunto e progressione con Luis Alberto e Zaccagni, che gli scappa in occasione del primo gol.
(14’ st Antov 6: non in perfette condizioni fisiche, entra per puntellare la difesa ed evitare che il passivo sia troppo pesante. Compito svolto con sufficienza).
Pablo Marì 6: leader di una difesa inedita, prova a far valere la sua fisicità contro la batteria di brevilinei biancoceleste. Paga dazio alla rapidità degli avversari, ma nel complesso resite a tante folate.
Donati 5,5: l’emergenza difensiva determina il suo spostamento sulla sinistra del terzetto arretrato. Non ha il passo per reggere la velocità e la tecnica degli attaccanti avversari, ma lotta con il fisico e l'esperienza. Suo il fallo che genera la punizione del raddoppio.
Ciurria 6,5: Hysaj gli lascia un certo spazio in proiezione offensiva, specialmente nel primo tempo: lui lo sfrutta a dovere confezionando due ottimi assit che però i compagni non riescono a valorizzare.
Rovella 5,5: torna titolare in mediana ad oltre un mese dall’ultimo impegno. Lontano dalla migliore condizione, fatica a restare lucido tra pressing e rotazioni degli avversari: il Monza ha gran bisogno di lui per sostenere il suo palleggio. Protagonista in negativo con la deviazione errata da cui nasce il vantaggio laziale.
(14’ st Colpani 6: entra con voglia e grinta. Qualche buono spunto partendo dalla linea della trequarti, ma anche diversi errori di misura. Lascia comunque intravvedere buone doti tecniche)
Machìn 5: chiamato a dare profondità al gioco, si accende a tratti perché soffre più dei compagni gli spazi stretti e l’intenso pressing degli avversari.
(35’ st Barberis s.v.)
Carlos Augusto 6: la sue doti atletiche gli consentono di accettare i duelli individuali proposti dagli avversari. Molto impegnato in fase difensiva, lesina di conseguenza gli affondi in avanti.
Sensi 6: posizionato sulla linea dei trequartisti, riesce spesso a dare velocità al gioco con tocchi di prima intenzione dimostrando di essere alla pari delle abilità degli avversari. Poco assistito dai compagni, sfiora il gol con un colpo di testa, che non è certo il pezzo forte del suo repertorio. Nella ripresa cerca spesso la soluzione personale, ma senza fortuna.
Caprari 5,5: romano e con un passato giallorosso, si cala abbastanza bene nel clima del match. Mette in mostra tecnica ed esperienza, riuscendo a guadagnare diversi corner e a dare profondità alla sua manovra. Spesso raddoppiato, evidenzia un gap fisico con gli avversari e a conti fatti incide poco sull’equilibrio del match.
(26’ st Gytkjaer 5: sfrutta malamente lo spezzone concessogli, calciando male un invito sottomisura e ribattendo ancora peggio un tentativo di Colpani).
Petagna 5,5: pomeriggio di grande lavoro fisico stretto nella morsa dei centrali biancocelesti. La condizione atletica è più che discreta e l’impegno non si discute. Sulla sua pagella pesa l’occasione di testa capitatagli nel primo tempo: Provedel è attento, ma avrebbe potuto angolare meglio l’inzuccata.
(14’ st Mota 5,5: firma qualche sgroppata cercando di mettere in difficoltà gli avversari più fisici, ma non incide)
All. Palladino 6: l’assoluta emergenza difensiva condiziona forse qualche scelta in merito all’interpretazione del match, ma nel primo tempo i suoi confezionano almeno due nitide occasioni per impattare. Poi, nella ripresa, emerge chiaramente la differenza di qualità, esperienza e cinismo dei protagonisti in campo.