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Monza e ora? Marinakis fra i potenziali compratori, Berlusconi cercava già un socio forte
RETROSCENA - Vendere? Sì, ma solo una parte del club. Era questa la strategia che in realtà Silvio Berlusconi stava portando avanti già da qualche tempo. Il patron sapeva che i costi di gestione di un club in Serie A, che magari sognasse in grande con l'obiettivo di sfiorare l'Europa, erano troppo alti per il budget concesso tramite Fininvest. Basti pensare che soltanto con la salvezza ottenuta, questa estate il club dovrà garantire pagamenti per oltre 45 milioni per i riscatti obbligatori dei cartellini di 6 giocatori. E allora l'idea era quella di farsi affiancare da un socio forte, ma che restasse comunque in minoranza, a cui cedere le quote del club.
MARINAKIS - E frai i nomi che già si erano interessati al club come socio di minoranza c'era Evangelos Marinakis, un personaggio molto simile a Berlusconi per lo stato greco. Politico, imprenditore e armatore, possiede una delle flotte mercantili più grandi d'Europa e controlla con le sue aziende radio e tv nazionali. Ama da sempre il calcio e possiede quote sia dell'Olympiacos in Grecia che del Nottingham Forest in Premier League. Il Monza poteva essere un'idea, affiancandosi a Berlusconi anche per rafforzare altri legami commerciali. Oggi il suo approdo nel club brianzolo potrebbe anche cambiare perché , come riporta il Corriere dello Sport, con la scomparsa dell'ex-Premier ora il Monza potrebbe essere ceduto per intero e Marinakis potrebbe fare il passo più ampio di quanto ipotizzato finora.