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Monza a Berlusconi-Galliani, ci siamo. E i tifosi sognano la Serie A
Ora ci siamo. La trattativa per il passaggio delle quote di maggioranza (si parla del 70%) del Monza Calcio dall'attuale patron Nicola Colombo, figlio di quel Felice presidente del Milan tra il 1977 e il 1980, alla coppia formata da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è sempre più vicina alla chiusura. Secondo quanto riferiscono le principali testate, l'affare potrebbe andare in porto entro la fine di questo mese. Il tempo di completare la due diligence sui conti di un club risorto tre anni fa, dopo l'ultimo fallimento, e presentare la proposta d'acquisto formale, che dovrebbe prevedere la permanenza di Colombo come socio di minoranza.
Un'idea romantica l'ha definita Adriano Galliani, che a Monza è nato e del Monza Calcio è stato sempre tifoso e pure vice-presidente tra fine Anni '70 e i primi Anni '80, ma dietro questo progetto c'è anche l'intenzione di rilanciare una città e un territorio considerati strategici. Per esempio, lo sfruttamento commerciale dell'area dello stadio Brianteo, che andrà ammodernato, rappresenta un investimento importante, al pari di quello sportivo, visto che in città qualcuno sogna addirittura la prima storica promozione in Serie A, traguardo mai raggiunto in 106 anni di storia. Per farlo, Berlusconi rispolvererebbe l'idea a lui cara di affidarsi a un blocco di calciatori giovani e italiani, puntando sin da subito al consolidamento di un settore giovanile da cui sono usciti tra gli altri i vari Ruben Buriani, Paolo Monelli, Daniele Massaro e Pierluigi Casiraghi.
Un'idea romantica l'ha definita Adriano Galliani, che a Monza è nato e del Monza Calcio è stato sempre tifoso e pure vice-presidente tra fine Anni '70 e i primi Anni '80, ma dietro questo progetto c'è anche l'intenzione di rilanciare una città e un territorio considerati strategici. Per esempio, lo sfruttamento commerciale dell'area dello stadio Brianteo, che andrà ammodernato, rappresenta un investimento importante, al pari di quello sportivo, visto che in città qualcuno sogna addirittura la prima storica promozione in Serie A, traguardo mai raggiunto in 106 anni di storia. Per farlo, Berlusconi rispolvererebbe l'idea a lui cara di affidarsi a un blocco di calciatori giovani e italiani, puntando sin da subito al consolidamento di un settore giovanile da cui sono usciti tra gli altri i vari Ruben Buriani, Paolo Monelli, Daniele Massaro e Pierluigi Casiraghi.