
Montpellier a picco: ultimo posto in Ligue 1 e contestazione dei tifosi. La retrocessione è sempre più vicina
Il crollo del Montpellier non sembra conoscere fine. La situazione del club francese in campionato è disastrosa e quanto accaduto in occasione della partita casalinga con il Saint-Etienne del 16 marzo è stato solo l’ultimo, incredibile, tassello di un anno destinato a concludersi con la retrocessione in Ligue 2, dato l'attuale ultimo posto in classifica.
SCONFITTA A TAVOLINO – In occasione dell’ultimo turno di Ligue 1 è scoppiata la contestazione dei tifosi, esasperati nel vedere una situazione di classifica ormai compromessa. Sotto di due gol nello scontro diretto con il Saint-Etienne, che prima dell’inizio era penultimo a quota 20 punti contro i 15 dei padroni di casa, i sostenitori di casa hanno iniziato a lanciare fumogeni in campo. Un atteggiamento che ha portato l’arbitro Letexier a interrompere la partita e, in seguito alla situazione di tensione e pericolo creata, a sospenderla. Il 2 aprile verrà presa una decisione sull’eventuale vittoria a tavolino del Saint-Etienne che, alla luce dei fatti, sembra scontata. Gli ospiti considerano ormai la partita vinta stando a quanto riporta Le Progrès e bisognerà capire che sanzioni economiche e disciplinari ci saranno. C’è, infatti, il concreto rischio che il Montpellier possa ricevere una punizione che riguardi la chiusura per qualche turno dello Stade de la Mosson.
RISULTATI – I risultati del Montpellier in stagione sono pessimi. I 15 punti in 25 partite sono valsi, finora, un ultimo posto che difficilmente gli uomini di Jean-Louis Gasset, arrivato a ottobre per cercare di raddrizzare una situazione compromessa fin da subito, lasceranno. In 26 giornate sono arrivate appena 4 vittorie, con 3 pareggi e 18 sconfitte, peggior attacco (21 goal segnati) e peggior difesa (59 goal subiti). Otto i punti di distacco dal Reims, che occupa l’ultimo posto utile per la salvezza.
ESONERO IN DIRETTA – Che la stagione stesse prendendo una brutta piega si era capito già lo scorso 21 ottobre quando Michel Der Zakarian fu esonerato in diretta televisiva dal presidente Laurent Nicolini, figlio di Louis, storico numero uno ai tempi della Ligue 1 vinta. Dopo la sconfitta per 5-0 contro il Marsiglia di De Zerbi e con 4 punti raccolti in 8 partite, il numero uno del club francese svelò a Dazn Francia di aver scelto di sollevare l’allenatore dall’incarico: “Non possiamo cambiare 25 giocatori, quindi, sfortunatamente, ho preso l'iniziativa di esonerare Michel stasera. Abbiamo parlato nello spogliatoio dopo la partita. Gli ho detto che era finita stasera. E ho detto ai giocatori che, grazie al loro ottimo lavoro, hanno licenziato l'allenatore e che devono assumersi le loro responsabilità la prossima settimana contro il Tolosa”.
RICORDI LONTANI – Sembra passata una vita dal 2012, da quando la squadra di René Girard, di un fantastico Olivier Giroud – 21 goal e 12 assist – e di Younes Belhanda e, soprattutto, del vulcanico Louis Nicolin, il presidente che, per festeggiare, si tinse i capelli metà arancioni e metà blu, vinse il campionato. Fu una grande cavalcata, che si chiuse con 82 punti contro i 79 del Paris Saint-Germain degli sceicchi, di Carlo Ancelotti, Jeremy Menez, Zlatan Ibrahimovic, Javier Pastore e di Thiago Motta arrivato a gennaio. Tutti dietro al Montpellier che, da allora, non ha più toccato certe vette, arrivando, l’anno dopo, al nono posto.
IN DISCESA – Da allora il Montpellier è arrivato al massimo sesto, nella stagione 2018/19. Altri buoni piazzamenti sono stati il settimo posto del 2014/15 e i due ottavi posti del 2019/29 e del 2020/21. Prima del declino. Due tredicesimi posti, dodicesimo l’anno scorso e ora l’ultima posizione. Con i tifosi che continuano a contestare e una retrocessione che, a otto giornate dalla fine del campionato, pare ormai inevitabile.