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Montella si gode Bacca: da sacrificato a leader, il Milan è di nuovo ai suoi piedi
IL CERCHIO SI CHIUDE - I 20 gol della scorsa stagione non erano bastati a garantirgli la permanenza al Milan, che aveva deciso a inizio estate di sacrificarlo per fare cassa e sbloccare il mercato: facevano gola i 30 milioni offerti dal West Ham, abbastanza da convincere la dirigenza e persino diversi tifosi che liberarsi di lui fosse giusto, anche perché di difficile collocazione tattica negli schemi di Montella. Bacca però non era di questo avviso, ha rifiutato il trasferimento in Inghilterra e ha risposto come meglio sa fare, sul campo: ora il cerchio si chiude (come le possibilità di lasciare il Milan in questa finestra estiva), Carlos è tornato il leader di questa squadra e ha convinto Montella e tifosi che di lui, proprio, non si può fare a meno.
NUMERI DA KILLER - A certificare il suo rendimento alle stelle non è solo la standing ovation che gli riserva San Siro, a dirlo sono anche i numeri impressionanti del colombiano: 6 gol nelle ultime 4 partite in Serie A (3 nelle ultime 3 della scorsa stagione, 3 all'esordio di questa), ma soprattutto quei 21 gol in 41 conclusioni in porta dal suo arrivo in Italia, un cecchino che ha pochi rivali. Toccati record invidiabili non solo come rendimento nel lungo periodo, ma anche sulla partita secca: la tripletta in casa Milan mancava dal 2012 (Pazzini contro il Bologna), tre gol alla prima di campionato in Serie A non si vedevano addirittura dal 2007 (Trezeguet contro il Livorno). E pensare che qualcuno si lamentava della sua mancata cessione: ora il Milan e Montella si godono Bacca, il più bel 'fallimento' di mercato che ha un chiodo fisso, riportare i rossoneri in Europa.
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