AFP via Getty Images
Montella: 'Lanciai io Locatelli. E' da Juve, crescerà ancora. Spalletti il più bravo, Donnarumma vale un bomber da 25 gol'
Non subito, ma presto sì. Nell'estate della rivoluzione allenatori, Vincenzo Montella ha scelto di aspettare ancora. Attende la chiamata giusta per tornare protagonista: intanto si prepara e studia calcio. Partendo, inevitabilmente, dalla Nazionale campione d'Europa: "Mancini simbolo azzurro? Giustissimo. È partito da zero e ha proposto un calcio propositivo, ci è riuscito attraverso un percorso e creando un gruppo unito: è difficile farlo nei club, figuriamoci in nazionale. E’ lui il fuoriclasse dell’Italia" spiega a La Gazzetta dello Sport.
SU DONNARUMMA - "È un portiere stratosferico, con una maturità incredibile per la sua età. E’ una soddisfazione per me averlo accompagnato in una fase della crescita. Oggi vale come un centravanti da 25 gol: il Milan ha preso un bravo portiere ma Gigio sarà il più forte per i prossimi dieci anni".
SU LOCATELLI - "Ne feci un titolare del Milan e a quell’età non fu una scelta facile. Ha tutto e oggi è maturato nella gestione, prima era più impulsivo. Può fare tutti i ruoli del centrocampo: è da Juve, anzi è in una squadra così che potrà crescere ancora".
SULL'INTER - "Favorita? Da campione in carica, sì. Anche Simone è pratico e sa dare una spinta emotiva in più. Ha una squadra altamente competitiva: Hakan ha visione di gioco e uno contro uno, per le potenzialità che ha può fare ancora di più. Con Inzaghi potrà giocare anche da interno come Luis Alberto alla Lazio o seconda punta".
SU MOURINHO - "Riesce a compattare la squadra in maniera eccezionale, come nessuno riesce a togliere la responsabilità dai giocatori e farli rendere al meglio. A Roma mi incuriosisce vederlo anche per questo: l’alchimia sarà decisiva, può fare grandissime cose".
SU SPALLETTI - "Tra gli allenatori che ho avuto da giocatore, è stato sicuramente il più bravo. Scommetto su di lui perché ha giocatori che potranno esprimere la sua idea di calcio".
SU SARRI - "Per trasferire i suoi concetti è quello che forse avrà bisogno di più tempo. Alla Juve aveva un po’ mutato il suo modo di essere, ora immagino vorrà tornare alle origini. Lo apprezzo moltissimo".
SUL MILAN - "L’anno scorso sono stati grandiosi. Maldini da dirigente ha dimostrato di conoscere il calcio e i calciatori giovani. Il prossimo anno dovranno confermarsi: Ibra è intramontabile e Giroud aggiunge fisicità ed esperienza internazionale. Anche se, a parte situazioni eccezionali, credo che sarà difficile vederli insieme".
SUL SUO FUTURO - "Voglio allenare e ho approfittato di questo periodo per riflettere, studiare, aggiornarmi. Mi sento in evoluzione e non voglio sbagliare la prossima scelta. Mi sento pronto e ho grande entusiasmo: ho seguito tutto l’Europeo ma per farvi capire il livello di astinenza... sono andato a vedere Ischia-Palmese di Eccellenza. Sono davvero documentato su tutto...".
SU DONNARUMMA - "È un portiere stratosferico, con una maturità incredibile per la sua età. E’ una soddisfazione per me averlo accompagnato in una fase della crescita. Oggi vale come un centravanti da 25 gol: il Milan ha preso un bravo portiere ma Gigio sarà il più forte per i prossimi dieci anni".
SU LOCATELLI - "Ne feci un titolare del Milan e a quell’età non fu una scelta facile. Ha tutto e oggi è maturato nella gestione, prima era più impulsivo. Può fare tutti i ruoli del centrocampo: è da Juve, anzi è in una squadra così che potrà crescere ancora".
SULL'INTER - "Favorita? Da campione in carica, sì. Anche Simone è pratico e sa dare una spinta emotiva in più. Ha una squadra altamente competitiva: Hakan ha visione di gioco e uno contro uno, per le potenzialità che ha può fare ancora di più. Con Inzaghi potrà giocare anche da interno come Luis Alberto alla Lazio o seconda punta".
SU MOURINHO - "Riesce a compattare la squadra in maniera eccezionale, come nessuno riesce a togliere la responsabilità dai giocatori e farli rendere al meglio. A Roma mi incuriosisce vederlo anche per questo: l’alchimia sarà decisiva, può fare grandissime cose".
SU SPALLETTI - "Tra gli allenatori che ho avuto da giocatore, è stato sicuramente il più bravo. Scommetto su di lui perché ha giocatori che potranno esprimere la sua idea di calcio".
SU SARRI - "Per trasferire i suoi concetti è quello che forse avrà bisogno di più tempo. Alla Juve aveva un po’ mutato il suo modo di essere, ora immagino vorrà tornare alle origini. Lo apprezzo moltissimo".
SUL MILAN - "L’anno scorso sono stati grandiosi. Maldini da dirigente ha dimostrato di conoscere il calcio e i calciatori giovani. Il prossimo anno dovranno confermarsi: Ibra è intramontabile e Giroud aggiunge fisicità ed esperienza internazionale. Anche se, a parte situazioni eccezionali, credo che sarà difficile vederli insieme".
SUL SUO FUTURO - "Voglio allenare e ho approfittato di questo periodo per riflettere, studiare, aggiornarmi. Mi sento in evoluzione e non voglio sbagliare la prossima scelta. Mi sento pronto e ho grande entusiasmo: ho seguito tutto l’Europeo ma per farvi capire il livello di astinenza... sono andato a vedere Ischia-Palmese di Eccellenza. Sono davvero documentato su tutto...".