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    Montella: 'Obiettivo Europa League. Niang un campione, su Sosa...'

    Montella: 'Obiettivo Europa League. Niang un campione, su Sosa...'

    • Federico Albrizio
    Prima vigilia ufficiale per Vincenzo Montella sulla panchina del Milan e prima conferenza stampa in vista della sfida di domani contro il Torino (Stadio San Siro, fischio d'inizio ore 18). Ecco le parole del tecnico rossonero ai giornalisti presenti a Milanello, tra cui l'inviato di Calciomercato.com.

    Inizia Montella: "Per me grandissimo orgoglio essere qui dove hanno allenato grandi come Ancelotti e Allegri. Perdonate se c'è un piccolo di emozione".

    Milan-Torino e la rabbia dei tifosi.
    "Adesso si fa sul serio, bisogna pensare al risultato. I tifosi hanno ragione, sono arrabbiati per i risultati degli ultimi anni. Tramite sacrificio e sforzo cercheremo di riportare i tifosi allo stadio perché possono essere il valore aggiunto. Li vogliamo riavvicinare non solo con i risultati ma con le prestazioni".

    Griglia di partenza.
    "Sulla carta ci sono squadre più attrezzate, ma può essere stimolante risalire nonostante la scarsa fiducia esterna. Importante che ci sia fiducia all'interno della squadra".

    Sul Torino di Mihajlovic.
    "Il Torino è una squadra che ha cambiato qualcosa come calciatori e modulo, Sinisa trasmette grande temperamento e questa è anche la base di partenza che mi ha lasciato al Milan. Ci aspetta una squadra ai massimi livelli di temperamento, dovremo pareggiare".

    Sul suo lavoro.
    "L'allenatore da solo non fa miracoli, serve coesione: squadra, tifosi, tutti. Tutti devono lavorare per il Milan e questo è il mio primo obiettivo".

    Preparazione.
    "Non mi piace alimentare alibi, ma i ragazzi hanno bisogno di fiducia per arrivare al risultato. Non so a che livello siamo, l'importante è vedere quella ferocia necessaria per vincere.

    Che Milan ai nastri di partenza?
    "Gli spostamenti hanno dato fastidio ma l'organizzazione ha gestito nel migliore dei modi. Manca l'unione ma da parte di tutti c'è la volontà di lavorare per il bene del Milan".

    Quanto teme Mihajlovic?
    "Se sarà incavolato vuol dire che avrà perso, la cosa mi stimola (ride, ndr)".

    Basta una vittoria per riconquistare la fiducia?
    "Stiamo provando a costruire qualcosa, attraverso anche le caratteristiche che ci sono qui al Milan, le nostre prestazioni determineranno l'amore dei tifosi. Non passa solo dalla vittoria e dal bel gioco, ma anche dal sacrificio, dall'unione e dalla fiducia che la squadra dovrà avere. Dipende da noi, anche i tifosi non vedono l'ora di tornare ad abbracciare i giocatori".

    Ha parlato con Berlusconi?
    "Nei giorni scorsi sì, credo che sia doveroso da parte mia ma di tutti dire grazie al presidente più vincente degli ultimi trent'anni. L'atto d'amore che ha fatto nella vendita del Milan è significativo, da parte mia non posso che ringraziarlo".

    Sul mercato: si aspettava una campagna diversa?
    "I primi giorni gli approcci sono stati diversi, sapevo quello a cui andavo incontro e le possibilità della società. Ogni considerazione è stata fatta in funzione di questo, non è successo nulla che non mi aspettassi".

    Su Sosa, acquisto contestato.
    "Credo che nelle considerazioni generali sia opportuno contestualizzare il tutto e valutare il budget. L'allenatore deve dare delle valutazioni tecniche, quelle patrimoniali nel calcio italiano spettano ad altri. Sul piano tecnico-tattico può portare avanti il nostro modello di gioco. Ho chiesto Iniesta ma non ci sono state possibilità (ride, ndr). Sosa è un centrocampista, ad oggi non credo davanti alla difesa ma potrebbe essere una sorpresa. Ora è una mezzala offensiva, ma a me piace. Domani ci sarà? Sta facendo i test, è stato una piacevole sorpresa".

    Essere l'allenatore del Milan in questo momento di transizione.
    "In questo momento c'è grande volontà di lavorare insieme per il risultato".

    Mihajlovic conosce il Milan, lei non consoce il Torino.
    "Probabilmente conoscono noi e i nostri giocatori, ma anche noi conosciamo bene Sinisa. E' più importante lavorare sulle proprie qualità che guardare gli altri".

    Quali sono i profili che mancano ancora al Milan?
    "Alla vigilia di una partita non mi va di commentare il mercato o dare anticipazioni rispetto a quello che penso. La società sa tutto sulle mie valutazioni e le mie esigenze".

    Sulle possibilità di vedere Honda titolare domani.
    "Honda sta bene, è perfettamente integrato nei meccanismi di squadra e fa parte dei 23 di domani. Lo stiamo provando come esterno alto nel 4-3-3, quello il suo ruolo".

    Un giudizio su Bacca.
    "E' uno che lavora per la squadra, magari non cattura l'occhio in costruzione ma lavora molto anche in fase di non possesso, come faceva anche con Emery. L'importante è che faccia i gol e in area di rigore è letale, lì si esprime al meglio delle sue possibilità".

    Su Niang.
    "Gli manca un po' di continuità anche all'interno della partita e gestione delle energie. L'età è dalla sua e sta provando a diventare un campione. Deve affinare molte cose ma c'è apertura mentale, lo diventerà. Può fare la punta centrale".

    Obiettivi
    "Per essere raggiungibili devono essere credibili. Noi abbiamo bisogno di entrare in Europa League perchè l'Europa è la casa del Milan. Il nostro obiettivo primario dev'essere quello. Il mio obiettivo è creare coesione. Mi piace citare l'esempio della squadra di volley di ieri che ci ha emozionato. Il nostro obiettivo è diventare squadra e gioire tutti insieme per un gol".

    Termina la conferenza stampa di Montella.

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