Montella attacca: 'Esonerato via mail e rimbalzato da Della Valle'. Con chi state?
L'ex allenatore della Fiorentina, ora alla Sampdoria, Vincenzo Montella, in un'intervista rilasciata a La Repubblica (e ad altri quotidiani di Firenze) si è tolto diversi sassolini dalle scarpe: "Perché quel ciclo era finito? Perché per quello che avevamo fatto e per i limiti del fair play finanziario non si poteva fare di più. Secondo me con le stesse risorse difficilmente si poteva fare meglio..."
Esonero e Sousa - "Non me ne sono andato, mi hanno esonerato con una mail con una lettera firmata dal dg Rogg, che poi mi ha chiamato subito dopo. I motivi? Non li so, o forse sì. Alla società avevo palesato la volontà di non continuare a quelle condizioni, loro invece, forse per togliere competitor agli avversari, hanno fatto accasare tutti gli allenatori e poi mi hanno mandato via. Che sarebbe arrivato Sousa io lo sapevo da mesi".
Sulla clausola rescissoria: "Quell’accordo lo abbiamo fatto in due. E poi tra me e la società c’era un gentlemen agreement, se avessi voluto me ne sarei potuto andare. Una cosa che ci siamo ripetuti anche prima dell’estate con la società, ma non fatemi dire il nome del dirigente con cui parlai. Per me la parola data vale più di una firma, però loro quella parola non l’hanno mai rispettata... Se proprio vogliamo dirla tutta la clausola è stata scritta male e in caso di esonero non avrebbe avuto valore. E io sono stato esonerato".
Montella ha provato a chiarirsi con Della Valle ma...: "Ho provato a chiamare Andrea al telefono ma sono stato sempre rimbalzato. Peccato perché mi sarebbe piaciuto chiarirmi con lui e i dirigenti".
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