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Montella-Milan: ecco perché non si può fare quest'anno
MONTELLA RESTA IN VIOLA, DECIDE DIEGO - Che Montella non rischi per la propria panchina è innanzitutto certificato da un fatto: l'azionista di maggioranza del club, Diego Della Valle, in altri tempi, davanti anche solo a sospetti di accordi fra un suo tecnico, allora Cesare Prandelli, e un'altra squadra, in quel caso la Juventus, si espose personalmente con un'intervista che sollecitava l'oggi c.t. della Nazionale a professare il suo attaccamento ai colori viola.
E' mister Tod's che, a dispetto di una dirigenza che comunque si muove in autonomia, a prendere l'ultima parola per le decisioni piu' importanti alla Fiorentina, dagli acquisti onerosi, vedi Mario Gomez, ai cambi di tecnici. Se il proprietario del marchio manifatturiero di scarpe e borse di alta moda, non ha sentito l'esigenza di fare domande al proprio allenatore sul futuro, è perchè evidentemente c'è fiducia nei suoi confronti e nella sua lealta' al club.
QUALCOSA PERO' SI STA INCRINANDO - Che però qualcosa si stia incrinando fra Montella e la Fiorentina non è la stampa cattiva e disfattista, come la chiamerebbero i tifosi viola che si sono allarmati dopo i titoli degli ultimi giorni, a dirlo, ma parole e fatti succedutesi negli ultimi mesi.
Innanzitutto il tecnico gigliato non ha potuto non notare come la liberta' di azione dell'uomo che lo ha portato a Firenze, a dispetto di una scelta già ricaduta su Claudio Ranieri, due estati fa, ovvero Daniele Prade', sia stata limitata assai dal post acquisto di Mario Gomez.
L'ex d.g. della Roma paga un ottimo rapporto con la stampa e un buon feeling con alcuni club, fra cui il Milan proprio, che lo hanno messo in cattiva luce a parte dei componenti dei c.d.a. viola.
SACRIFICI SUL MERCATO - Montella, che ha un rapporto eccezionale con Andrea Della Valle, facendo quasi sostituire nel cuore di quest'ultimo il suo feeling negli anni fiorentini, di Cesare Prandelli, ha capito che il prossimo mercato sara' ancora di rilancio, sulla falsa riga di quello eccellente dell'estate scorsa, ma con qualche sacrificio, come avvenne per Ljajic. Potrebbe pagare ad esempio Cuadrado, che il tecnico della Fiorentina ha chiesto invece di trattenere, o quantomeno di venderlo bene. Dopo l'eliminazione in Europa League, molto sinceramente, l'allenatore gigliato ha detto come la prossima sara' la stagione piu' difficile, visto che i giocatori aumenteranno di eta', e la tifoseria vorra' far salire le aspettative sulla squadra. Ci saranno, fortuna permettendo, un Gomez e Rossi in piu', ma arriveranno i rinforzi importanti e numerosi in tutti i reparti?
QUALCOSA GIA' SI MUOVE PER IL 2015 - Che Montella piaccia al Milan non è un segreto ma la clausola rescissoria posta sull'eventuale risoluzione del contratto fra l'allenatore campano e la Fiorentina, sette milioni di euro, è cifra troppo alta per il club che ha in Silvio Berlusconi il proprietario. Si sta muovendo per agitare le acque proprio su Montella il suo vecchio procuratore quando era calciatore, che tiene 'in scacco il club' per una serie di plusvalenze fatte guadagnare alla Fiorentina, cercando contatti anche e soprattutto con l'estero, visto che l'allenatore gigliato sta studiando pure l'inglese. Sul futuro a breve scadenza dunque, almeno al momento, nessun timore, ma nel club gigliato si pensa ad un nuova figura dirigenziale (Sagramola) che parta nel ruolo di osservatore internazionale, per poi magari sostituire fra un anno Prade'. E non va visto come un segnale di poco conto che Luciano Spalletti, sempre schivo a visionare partite di serie A dal vivo, sabato scorso era in tribuna autorità del Franchi. Le manovre per giugno 2015 sono gia' iniziate?