Mondonico: 'Napoli, ora sei davvero una grande'
Cazzimma: Sarri l’ha chiamata col proprio nome, senza cercare scorciatoie. Non esiste altro sostantivo per raccontare dell’impresa contro la Sampdoria, della vittoria arrivata in extremis dopo una brutta partita, difficile e scorbutica, quasi sfuggita via ed infine riacciuffata con merito, lucidità ed anche rabbia. Senza dimenticare il successo in coppa con lo Spezia. Non solo bel gioco, dunque. L’abitudine dell’estetica s’affianca, finalmente, alla capacità di vincere anche gare sporche, macchiate da errori e/o difetti, come sabato scorso, nel gelo dello stadio San Paolo. Ecco il Napoli 2.0, l’altra faccia della perfezione che sposa anche l’efficacia, non solo l’estetica. Ed è bello viverlo ma anche spiegarlo, come fa l’ex allenatore azzurro Emiliano Mondonico: “Le grandi squadre sono quelle che vincono le partite che giocano male – ha detto l'allenatore al “Roma” - quando vinci queste partite vuol dire che sei una grande squadra. Esiste una grande verità: le squadre normali vincono le partite che meritano di vincere, alle grandi succede proprio questo. In questo momento il Napoli s’è appostato nella regione delle big, perciò va benissimo così. Non penso assolutamente sia un discorso negativo, sta tutta qui la grande differenza tra le grandi e le piccole squadre. Un’intuizione, un dettaglio può fare la differenza, proprio come sabato scorso. La Sampdoria ha fatto una grande gara, ha avuto il merito di non disunirsi, di creare molte problematiche al Napoli soprattutto nella fase offensiva, sulla fascia destra. L’espulsione di Silvestre ha liberato nella squadra di Sarri la voglia di andare a rimontare. E poi dopo la sosta esistono situazioni diverse da quelle che pensavamo”.