Mondiali: Maradona e la Francia ko, quante sorprese alle partite inaugurali
E dire che nelle prime sette edizioni del Mondiale (dal 1930 al 1962) la partita inaugurale (ad eccezione del 1950: Brasile-Bulgaria 4-0, tutto nella norma) non esisteva nemmeno. Partiva il Mondiale e si giocavano due-tre, anche quattro partite del primo turno, contemporaneamente. Dal 1966 la novità della partita che apre la manifestazione. La prima volta è quella di Inghilterra-Uruguay 0-0, risultato tutto sommato equo tra due superpotenze: l’Inghilterra padrona di casa vincerà il Mondiale, la Celeste arriverà fino in semifinale. Nel 1970-1974 e 1978 tre pareggi, tutti 0-0. 1970 (Messico-URSS 0-0), 1974 (Brasile-Jugoslavia 0-0) e 1978 (Germania Ovest-Polonia 0-0). A partire dal 1974 la Fifa decide che ad inaugurare il Mondiale tocca alla squadra campione in carica. Nel 1982, come detto, a Barcellona, il Belgio di Ceulemans e Gerets, Pfaff e Czerniatynski (con il santone Guy Thys in panchina) batte l’Argentina di Menotti, trionfatrice quattro anni prima. Rischiano ma alla fine vincono la prima la Germania (a Usa 1994, 1-0 contro la Bolivia) e il Brasile (a Francia 1998, 2-1 alla Scozia); mentre del Senegal che supera la Francia (1-0, in Corea-Giappone 2002) abbiamo già detto. Arriviamo alle ultime edizioni, con l’apertura riservata agli organizzatori. Il Mondiale 2006 si apre con Germania-Costa Rica 4-2, a Sudafrica 2010 ecco Sudafrica-Messico 1-1, quattro anni dopo a Brasile 2014, i verdeoro battono (3-1) la Croazia. Avanti dunque con Russia-Arabia Saudita. Padroni di casa favoriti. O no? E se invece sbucasse fuori dalla torta - per dirne uno - Mohammad Al Sahlawi?