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Mondiali, le squadre - Musiala e Moukoko i baby talenti della Germania, ma la stella è Gnabry
LA ROSA:
PORTIERI: Manuel Neuer, Manc-André Ter Stegen, Kevin Trapp.
DIFENSORI: Armel Bella Kotchap, Matthias Ginter, Christian Gunter, Thilo Kehrer, Lukas Klostermann, David Raum, Antonio Rudiger, Nico Schlotterbeck, Niklas Sule.
CENTROCAMPISTI: Leon Goretzka, Ilkay Gundogan, Joshua Kimmich.
ATTACCANTI: Karim Adeyemi, Julian Brandt, Niclas Fullkrug, Serge Gnabry, Mario Gotze, Kai Havertz, Jonas Hofmann, Youssoufa Moukoko, Jamal Musiala, Thomas Muller, Leroy Sané.
IL CAMMINO - La Germania ha dominato il Gruppo J delle qualificazioni europee con 9 vittorie e una sola sconfitta (con la Macedonia del Nord, che poi ha eliminato l'Italia ai playoff prima di perdere col Portogallo), 36 gol fatti e 4 subiti. Mettendo in fila pure Romania, Armenia, Islanda e Liechtenstein. Mandando in rete 13 marcatori diversi: 5 gol a testa per Gnabry, Gundogan e Werner. Quest'ultimo è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio, infatti l'attaccante tornato al Lipsia dal Chelsea si è rotto il legamento sindesmotico della caviglia sinistra contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League.
IL CALENDARIO:
23 novembre, ore 14.00: Germania-Giappone (Ar-Rayyan)
27 novembre, ore 20.00: Spagna-Germania (Al Khawr)
1 dicembre, ore 20.00: Costa Rica-Germania (Al Khawr)
LA STELLA - Serge Gnabry a 27 anni ha raggiunto la maturità necessaria a trascinare la squadra a suon di gol e assist. In nazionale ha segnato 20 reti, in questa stagione è già a quota 9 gol e 10 assist in 22 presenze col Bayern Monaco, dove l'allenatore Julian Nagelsmann gli ha fatto compiere il definitivo salto di qualità. Gnabry è un esempio della nuova Germania multi-razziale, visto che è nato a Stoccarda da padre ivoriano e madre tedesca. Cresciuto nel settore giovanile dell'Arsenal, poi è tornato nella patria che ora gli chiede di riportare a casa la Coppa.