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L'Argentina è ancora viva! Messi trascinatore nel 2-0 al Messico
45 MINUTI DI NULLA - L'Argentina è partita malissimo, contratta, come se il ko subito contro l'Arabia Saudia avesse lasciato un segno non tanto nelle gambe, quanto nella testa di una squadra incapace di creare gioco e portare pericoli nella porta difesa da Ochoa. Non che il Messico abbia fatto molto di più e abbia anche solo tentato di proporre qualcosa di più di un semplice catenaccio a tutto campo. E allora ancora una volta tutto è tornato sulle spalle di Leo Messi, ingabbiato al meglio e quasi mai pericoloso anche quando, da punizione defilata, prova a calciare direttamente in porta.
MESSI! - E così, dopo 45 minuti di nulla, nella ripresa servono i primi cambi al 57esimo per cambiare l'equilibrio precario della gara. Scaloni toglie i deludenti Lautaro e Rodriguez inserendo Julian Alvarez ed Enzo Fernandez e così, al primo guizzo laterale di Di Maria l'esterno della Juve consegna la palla al limite dell'area a Messi che controlla e lascia partire un mancino rasoterra che si insacca all'angolino e non lascia scampo ad Ochoa.
LA CHIUDE ENZO FERNANDEZ - Il Messico non si scuote, i cambi di Martinez non riescono ad impensierire Scaloni che trasforma ancora l'Argentina in un 5-3-2 perfetto per difendere e ripartire. E così all'87esimo è proprio il secondo cambio di Scaloni, Enzo Fernandez, a trovare il destro a giro che supera Ochoa e fa tirare un grosso sospiro di sollievo alla Seleccion. La vittoria finale è infatti quello che serve all'Argentina per rimanere in corsa, viva e padrona del proprio destino. Battendo la Polonia nell'ultima gara sarà accesso agli ottavi.