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Mondiale Under 20 al via, i segreti dell'Italia: da Plizzari a Pinamonti, un mix esplosivo
MODULO E RIVALI - Modulo E rivali, con la e maiuscola perché sebbene Nicolato prediliga uno schema di gioco ben definito, che parte dalla difesa a 4 e si appoggia su un centrocampo a rombo per rifornire le due punte, spesso nel percorso di avvicinamento al Mondiale ha scelto di adattare le proprie idee sia ai ragazzi che ha a disposizione, sia ai rivali che si è trovato ad affrontare nel (in parte deludente) torneo Elite. Contro squadre dalla spiccata qualità tecnica, come potrebbe essere la compagine messicana del ben noto Lainez, il 3-5-2 potrebbe fornire superiorità in mediana. Il 4-3-1-2 regalerebbe compattezza contro una formazione solida come il Giappone, mentre il 4-3-3 garantirebbe ampia copertura in fascia contro formazioni a tuttocampo come il pericolosissimo Ecuador.
STELLINE IN CERCA DI RISCOSSA - Non sarà semplice, del resto è pur sempre un Mondiale e diciamolo senza recriminazioni, questa è un'Italia di ragazzi in cerca di riscatto e conferme e non in grado di regalarle in partenza. Eppure è proprio questa la forza di questo gruppo, fatto di ragazzi che hanno scelto il sacrificio e di farsi le ossa pur di provare a trovare spazio e iniziare il proprio percorso di crescita, oppure di ragazzi che di spazio ne hanno trovato poco. È il caso di Alessandro Plizzari, portiere del Milan considerato un potenziale erede di Donnarumma, ma chiuso proprio da Gigio in maglia rossonera. Oppure di Andrea Pinamonti, che ha preferito restare a Frosinone a gennaio per provare a giocarsi la salvezza, rifiutando offerte ben più vantaggiose. Ma sarà anche l'Italia di Luca Pellegrini, terzino volato dalla Roma a Cagliari a gennaio, o di Gianluca Scamacca, rientrato a Sassuolo dopo un deludente prestito in Olanda.
ORO DI BERGAMO E TALENTI IN PRESTITO - Poi c'è l'oro di Bergamo, tutti quei giocatori nati, cresciuti, passati o arrivati dal vivaio dell'Atalanta. Carnesecchi, Colpani, Del Prato, Capone e Bettella (scuola Inter e in prestito al Pescara) sono l'ossatura su cui Nicolato può sempre puntare, insieme a quei giocatori che fra Serie B e Serie C si stanno ritagliando il giusto spazio arrivando pronti all'evento. Ragazzi come Gabbia (scuola Milan alla Lucchese), Esposito (scuola Inter, ma in prestito al Ravenna dalla Spal) e Frattesi (scuola Roma, ma all'Ascoli) spingono in alto l'asticella della qualità a centrocampo. L'Italia c'è e può far male, ma Nicolato non può sbagliare le scelte, a partire dal match d'esordio, oggi alle 18 contro il Messico.