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Mondiale trampolino: la Roma ricostruisca con la cessione di Fazio
COMANDANTE - Un crescendo rossiniano, prestazioni sempre più convincenti partita dopo partita. In poche giornate è prima diventato inseparabile spalla di Manolas, poi leader di un gruppo che già vantava personalità forti e a loro modo ingombranti come quelle di Totti e De Rossi. Il Comandante ha conquistato tutti, in primis il popolo giallorosso. Centrale statuario, attento, abile nella marcatura e nell’anticipo, sudamericano nella gestione del pallone, giocato sempre con calma, mai in affanno. L’addio di Spalletti pareva averne ridimensionato la centralità nel progetto Roma, ma sono bastate poche settimane per convincere anche Di Francesco: dell’argentino non si può più fare a meno.
SAMPAOLI E IL MONDIALE - Il livello delle prestazioni dell’ex Tottenham non è sfuggito al commissario tecnico dell’Argentina: Fazio è divenuto un elemento importante anche per l’Albiceleste, Sampaoli lo ha piazzato accanto a Otamendi per creare una cerniera difensiva invalicabile. Titolare venerdì sera nella vittoriosa partita contro l’Italia, il centrale avrà un ruolo da protagonista nella selezione che darà l’assalto al Mondiale che manca dal lontano ’86.
ADDIO ESTIVO? - In ottica Roma l’esposizione che la rassegna iridata regalerà all’argentino può essere importante in chiave mercato. A Sabatini sono bastati 4,4 milioni di euro per portarlo a Roma (1,2 per il prestito e 3,2 per il riscatto), oggi non basterebbero 15-20 milioni per strappargli il giallorosso dal petto. Il Mondiale può far lievitare l’attuale valutazione del cartellino, e la dirigenza romana potrebbe decidere di sacrificarlo per monetizzare e fare un’importante plusvalenza. Fazio, classe ’87, ha il contratto in scadenza nel 2020: 31 anni non sono pochi, se arrivasse un’offerta indecente Monchi potrebbe lasciarlo andare. Il ds spagnolo punta sui giovani, la linea verde è alla base della sua filosofia: Coric, Justin Kluivert e Johansson sono già più che un'idea, Cristante il sogno proibito. Non è utopistico pensare al sacrificio dell’argentino per finanziare l’acquisto di prospetti dal grande potenziale. Una mossa dolorosa ma che potrebbe essere inevitabile.
@andreasereni90