Italia-Ventura fino al 2020: Tavecchio, e se l'Italia non va al Mondiale?
RINNOVO GIUSTO? - Nel pomeriggio è arrivata l'ufficialità del rinnovo di contratto per il ct azzurro: contratto sino al 2020, due anni in più rispetto al precedente contratto. "Un riconoscimento al suo lavoro, al rinnovamento culturale e generazionale che sta portando avanti, ma soprattutto metterlo nella condizione migliore per affrontare la sfida del 2 settembre contro la Spagna". Segnale di fiducia a chi, però, si deve ancora giocare il tutto per tutto nella gara contro de Gea, Sergio Ramos, Busquets, Iniesta, David Silva, Morata & co nell'inferno madrileno; a chi, nell'estate 2016, dopo l'Europeo targato Conte, al momento della scelta non era stato concesso il bonus per la qualificazione Mondiale; a chi non è stato nominato direttore tecnico. Si poteva aspettare il 2 settembre, legando il ct ai risultati. E' vero, bisogna spesso guardare al di là dei tre punti e delle vittoria: età media più bassa, tanti giovani lanciati e una struttura di squadra ben definita. Ma il Mondiale è essenziale. E se non dovesse malauguratamente arrivare, sarebbe difficile proseguire una convivenza per altri due anni con chi non ha centrato un obiettivo fondamentale.
MONDIALE IMPRESCINDIBILE - L'Italia non si è qualificata ad un solo Mondiale, quello svedese del '58, poi ha sempre centrato l'obiettivo. La gara con la Spagna sarà decisiva, con la Nazionale costretta a vincere per evitare problemi. Ventura dopo il rinnovo, tra le altre cose, ha dichiarato: "Andare ai Mondiali e basta non serve a niente, bisogna ritagliarsi uno spazio da protagonisti". Iniziare ad andarci, però, sarebbe sicuramente meglio. Tavecchio, invece, è entrato nello specifico della gara con la Roja: "Una gara di importanza notevole, anche se non è la fine del mondo". Del mondo no, ma del Mondiale, forse sì.