Moncada: "Come il Milan ha preso Leao e Pulisic, c'era pure Thuram... Un orgoglio tenere Rafa, Theo ha potenziale"
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Leao è entrato nel tuo database già dalle giovanili dello Sporting?
“Sì, mi ricordo che l’ho visto contro il Belenenses con il Lisbona. Penso avesse 17 anni. Giocava come numero 10, da seconda punta. Era molto libero, ho visto un profilo molto interessante: alto, longilineo, tecnicamente super. Ha fatto gol con una fiducia incredibile. Era da seguire. Poi ovviamente l’hanno visto tanti altri scout, non sono di certo io il primo ad averlo visto. Però sai, vai a vedere una partita di U17 in Portogallo e vedi un ragazzo così… Lo segui subito”.
E poi nel 2019 è arrivato al Milan? L’hai segnalato tu? Ci spieghi com’è successo?
“Abbiamo fatto una shortlist, c’era bisogno di prendere un nuovo esterno sinistro. C’erano bei nomi. C’era Leao, c’era Malen, c’era Marcus Thuram che era al Guingamp… C’era questo tipo di profilo, fisico. Oggi Leao, Malen e Thuram giocano a livelli alti e stanno facendo bene. Ma quattro-cinque anni fa non era così scontato. Leao giocava al Lille e aveva fatto solo sei mesi da titolare e l’abbiamo portato a Milano. Non è facile… In generale si è sempre molto duri con i giocatori ma per me bisogna lasciargli sempre un po’ di tempo”.
Theo invece può diventare ancora più leader e trascinatore?
“Lo sarà. Lui non sa neanche la potenzialità che può avere. Un terzino sinistro così. Penso che avrà una grande carriera davanti, è ancora giovane”.
Avevi anche Theo nel database?
“Ce l’avevo da quando giocava nell’Atletico Madrid in Youth League, l’ho visto quando ero al Monaco. Però poi l’ha preso il Real Madrid. Dopo l’abbiamo seguito all’Alaves e alla Real Sociedad: ha avuto dati incredibili. Ha ancora un margine importante. Fa già tanti gol e assist, è molto difficile trovare un terzino sinistro così”.
Pulisic è sicuramente uno dei colpi migliori degli ultimi due anni. Come l’avete scelto?
“Al Dortmund era un giocatore pazzesco, veramente forte. Il Chelsea l’ha preso per questo, è uno che può giocare a destra, a sinistra, da numero dieci, dietro la punta. In Germania aveva dati impressionanti, al Chelsea no. Pensavamo che non fosse possibile che un calciatore del genere non facesse performance di alto livello in Premier League. Quando abbiamo perso Brahim Diaz è uscito subito questo nome, era una possibilità da fare in quel mercato. Il timing fa tanto. Magari due anni prima sarebbe stato impossibile. Ma quando c’è lo spazio per fare un giocatore così devi prenderlo subito”.
Tu in che ruolo lo vedi? Esterno o in mezzo?
“L’anno scorso da esterno destro ha fatto la stagione più bella della sua vita. Oggi però magari abbiamo bisogno di lui come trequartista”.
Quanto vi ha inorgoglito, come gruppo di lavoro, essere riusciti a trattenere Leao in un momento in cui sembrava potesse succedere altro?
“Prima di tutto bisogna ringraziare la società. Hanno fatto un grande lavoro, non era facile. Quando Rafa vuole fare le cose, e l’avete visto a Madrid, nessuno può fermarlo. E per questo è sempre bene tenere un profilo del genere: è il numero 10 del Milan, sono troppo contento di averlo con noi. E non è finita qua”.
Commenti
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Ah si il Milan ha preso Leao perché Conte non lo ha voluto all’Inter (per fortuna direi)! Adesso...