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    L'Italia scopre Monachello, il bomber con la valigia

    L'Italia scopre Monachello, il bomber con la valigia

    La storia di Monachello è ben diversa da quella del campioncino luminoso, che fin dalla tenera età si ritrova una carriera senza ostacoli e senza difficoltà. Gaetano, protagonista ieri con una doppietta nel successo dell'Italia Under 21 contro la Slovenia. è un ragazzino di un piccolo paesino della provincia di Agrigento, con una passione enorme per il pallone. Cresce in una famiglia dove il calcio è parte intergante della vita quotidiana: suo padre, infatti, giocò nella squadra più importante della zona, l'Akragas. Monachello è ambizioso e desideroso di mettere in mostra le sue precoci capacità in palcoscenici ben più prestigiosi, e comincia così il suo giro d'Italia alla ricerca di una squadra che creda in lui. Arriva a Milano, arriva all'Inter. Passare dalla calda e soleggiata Sicilia alla fredda e grigia Milano non è facile, figurarsi per un ragazzino di poco più di 10 anni. Ma Monachello ha carattere e una voglia matta di emergere, e si impone come uno dei migliori prodotti del vivaio nerazzurro. "E' un predestinato, uno che farà parlare di se' a lungo", diceva chi assisteva alle sue giocate. "L'Inter è stata un sogno. Ringrazio il mio vecchio allenatore Tommasoni, per me è stato quasi come un padre". Passa per tutte le categorie giovanili fino all'approdo nella squadra Primavera: qui le strade iniziano a dividersi, e l'attaccante, che gioca il Torneo di Viareggio in prestito al Parma, non accetta la proposta di rinnovo.

    DA PALMA DI MONTECHIARO A MONTECARLO - Monachello decide di provare l'avventura all'estero e così, nell'estate 2012, si accasa in Ucraina, al Metalurg Donetsk: un'esperienza che ricorda più che per il grande freddo che per le partite giocate (solo quattro), a gennaio arriva la chiamata dell'Olympiakos, ma non i pluricampioni di Grecia, ma l'Olympiakos Nicosia, club del campionato cipriota. Nell'isola del Mediterraneo Monachello gioca e segna, attirando l'attenzione del Monaco di Ranieri, che decide di tesserarlo. A Montecarlo si ritrova catapultato in una realtà con campioni come Falcao e James Rodriguez, Abidal e Moutinho, sotto lo sguardo attento di un allenatore esperto che decide di mandarlo a farsi le ossa in Belgio, per poter giocare con continuità. Nuova tappa, Cercle Bruges. In Belgio Monachello gioca sei mesi, prima di cambiare ancora casacca e Paese, passando all'Ergotelis in Grecia.Un'avventura al termine della quale decide di tornare a casa per provare di imporsi in Italia.

    LANCIANO, ATALANTA, NAZIONALE - Nell'estate 2014 Monachello fa finalmente ritorno in Italia, accasandosi al Lanciano. La prima stagione in Serie B, condita da otto gol e da buone prestazioni, gli valgono le attenzioni di squadre del massimo campionato. A spuntarla, alla fine, è l'Atalanta, con la quale firma un contratto triennale. A Bergamo arrivano l'esordio in Serie A e il susseguente approdo nella nazionale Under 21. Il resto è storia recente, con la doppietta di ieri sera contro la Slovenia che ha permesso agli azzurrini di sbloccare una partita che poteva farsi complicata.

    SOGNANDO RONALDO - Forte fisicamente, dotato di un buon sinistro, bravo nel colpo di testa e nel far salire la squadra, Monachello a tratti ricorda il primo Bobo Vieri, anche se il suo idolo è un altro ex interista, ovvero Ronaldo ("Ho anche fatto i capelli come lui da piccolo"). Legatissimo alla famiglia, ha un amuleto che porta sempre con se': una piccola scarpa regalatagli da suo nonno. Dopo tanto girovagare, Monachello ora ha voglia di sfondare in Italia. Con l'Under 21 e con l'Atalanta.

    Fabio Alampi

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