Momenti Di Gioia, Schiratti lascia il calcio per la moglie: 'Le dono un rene'
Vincere in campo è difficile, vincere fuori dal campo lo è ancora di più: ma Alain Schiratti, centravanti dell'Amaro (provincia di Udine), squadra di Seconda Categoria friulana, ci è riuscito senza alcun dubbio. Lui, centravanti da 15 gol a stagione, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo per la moglie, che soffre di insufficienza renale: ha infatti deciso di donarle un rene, senza nemmeno pensarci su. "Soffriva troppo, ho deciso di donarle un rene: il suo sorriso vale tutto". Chapeau, Alain.
La moglie non ha mai mancato di fargli sentire il suo affetto, tra spalti e tribune: appassionata tifosa e fotografa dell’Amaro, che nel campionato di calcio Carnico si difende con onore da circa sessant’anni. Per Alain (foto Corriere.it), falegname nella vita, 41 anni da mettere a disposizione del suo club: tanti gol e tanta voglia di combattere. "Il pallone è la nostra passione, anche Cristina giocava", ripete il bomber di categoria. Poi, lo scorso 23 agosto, il gesto d'amore: la donazione di un rene e la conseguente fine della carriera. "Non avrei mai immaginato di smettere di giocare per questo motivo ma rifarei tutto senza battere ciglio. Il suo volto felice vale più di mille gol. È tornata anche a guidare"
Un amore che va avanti da 17 anni, da quando nel 1999 i due si conobbero in discoteca: lui operaio, lei aiutante d'asilo, entrambi friulani, entrambi di Buja. Un anno fa Cristina inizia a star male: "Problemi renali ne ha sempre avuti, ma in quel periodo mia moglie ha cominciato con la dialisi e a stancarsi molto -racconta Schiratti. Tornata da una visita a Treviso, una sera mi disse che poteva fare il trapianto d’organo anche da persona vivente. Non ci ho pensato due volte: te lo do io. Lei non voleva danneggiarmi ma al tempo stesso mi diceva che io ero l’unica persona dalla quale avrebbe accettato il trapianto". Fortunatamente, il rene del marito era compatibile con quello della moglie. L'unico problema, l'addio al pallone, appunto.
"Quella sera ci siamo salutati facendo una piccola festa con fratelli e sorelle anche per sdrammatizzare. Cristina era molto tesa... A proposito, vorremmo ringraziare tutti i dottori, anche quelli di Gemona. Appena ho potuto sono andato da lei, a piedi, non vedevo l’ora. Quando mi ha sorriso al di là del vetro ho provato una gioia immensa". Cristina adesso è uscito dall'ospedale, Alain è tornato alla normalità, anche se non potrà più giocare: "Domenica scorsa l'Amaro giocava in casa, siamo andati a salutare tutti, una grande emozione. Qual'è il mio sogno? Che Cristina viva come una donna normale, che non si stanchi subito. Anche una crociera per il ventesimo di matrimonio. E magari tornare a giocare qualche minuto con l’Amaro, un destro a giro, un gol dal limite, con Cristina a fare una bella foto dal campo". Una storia d'amore, quello vero, non può che avere un lieto fine.
@AleDigio89