Momenti Di Gioia: Mourinho e Aston Villa, quando i bambini fanno ooh...
L'edizione odierna della nostra rubrica dedicata alla felicità nel calcio ha dell'incredibile, e come tutte le storie assieme assurde e meravigliose viene dalla terra di Lewis Carrol, indimenticato autore inglese di "Alice in Wonderland": precisamente da Birmingham, sede di due storiche squadre del calcio d'Oltremanica, Birmingham City FC e Aston Villa. I primi navigano a vista nel campionato di Championship, la serie B inglese, mentre i secondi sono partiti davvero male in Premier League: peggior attacco della massima serie inglese, a lungo in zona retrocessione. Per un club che non frequenta la serie cadetta da 15 anni, troppo da sopportare: esonerato l'allenatore scozzese Paul Lambert, sulla panchina dei Villains dal 2012 con buoni risultati, serviva un nuovo tecnico pronto a sedersi sul una delle panchine più scottanti d'Inghilterra. Ed è qui che comincia la nostra storia.
SEI ANNI, GRANDI RESPONSABILITA' - Charlie Pye (foto Fox Sports), un piccolo tifoso di 6 anni, non ci ha pensato su più di un secondo: era convinto di essere lui il miglior successore possbile di Lambert, sulla panchina dei suoi amati beniamini. A febbraio, presa carta e penna, ha scritto al presidente, l'americano Tom Fox: non solo proponeva la sua candidatura come nuovo tecnico, ma anche l'assunzione del padre nel proprio staff, affinchè potesse accompagnarlo in macchina agli allenamenti, e della madre, ottima cuoca in grado di soddisfare le esigenze culinarie di Vlaar e compagni. Non una novità per il calcio britannico, dato che qualche mese fa un altro bambino di sei anni tifoso dei Villains, Jude Branson, aveva fatto la stessa cosa con Josè Mourinho, pregandolo di andare ad allenare il club del suo cuore. Un cuore immenso, quello dei bambini di Birmingham.
LA RISPOSTA DI SHERWOOD - Dopo qualche risultato utile da parte dell'Aston Villa, che lo ha portato momentaneamente fuori dalla zona calda, l'attuale allenatore Tim Sherwood, ex mister del Tottenham, ha deciso di rispondere alla missiva di Charlie: “Caro Charlie, dalla tua lettera risulta chiara la tua conoscenza del gioco e la tua competenza, e per questo sono sicuro che saresti un grande assistente. Spero tu non sia rimasto troppo deluso per non esser riuscito ad ottenere il lavoro. Se può consolarti, ho saputo di averla spuntata nel testa a testa contro di te proprio all’ultimo, quindi sappi che ci sei andato davvero vicino. Il presidente della squadra Tom Fox mi ha informato che terrà il tuo file nell’archivio della società, perché "non si sa mai". Spero tuttavia di riuscire io stesso a ottenere grandi risultati con questo club e a rendere felice te e tutti i nostri tifosi. Per quanto riguarda la tua carriera sportiva, voglio augura una stagione di grandi successi al Norton Lindsey. Ti faccio i complimenti per esser diventato capitano della squadra, anche a me è capitata la fortuna di esserlo durante la mia carriera e posso assicurarti che è davvero un grande onore”.
FUTURO TUTTO DA SCRIVERE - Una risposta bellissima, che ha riempito di orgoglio il piccolo tifoso, che per ora ha ricevuto in regalo, come consolazione, una barretta di cioccolato, un pallone autografato e un poster della WWE, un domani chissà, magari la maglia e poi la panchina del proprio team. Sherwood dovrà dimostrare di meritarsi il posto, già dalla semifinale di FA Cup, in programma domenica, in casa contro il Liverpool. Altrimenti, Charlie è pronto...
ADG