Momenti Di Gioia, dalle risse e i servizi sociali al gol decisivo ad Anfield: la saga di Summerville, l'eroe di Leeds
Non è mai stato un ragazzo banale, Crysencio Summerville. Come quel nome esotico ed evocativo che lo caratterizza e che richiama le origini del Suriname, nel solco di altri grandi interpreti di nazionalità olandese ma provenienti dall'ex Guiana, possedimento europeo fino al 1975, come ad esempio Ruud Gullit, Clarence Seedorf ed Edgard Davids. Nato a Rotterdam nel 2001, ha festeggiato l'altro ieri il proprio 21esimo genetliaco, come meglio non poteva: il giorno prima era infatti arrivato il gol decisivo ad Anfield all'89', il secondo di fila con la maglia del suo Leeds, che ha consentito ai Whites di espugnare Liverpool. Un sogno, dopo tanti incubi e un percorso non certo semplice.
IL SALVA-MARSCH, IL GOL SOTTO LA KOP E L'AMICO IHATTAREN - Una saga di redenzione, come quella dei film di Quentin Tarantino. Un gol che salva la panchina di Jesse Marsch, con il Leeds che fino a quel fatidico minuto era all'ultimo posto e reduce da quattro sconfitte nelle ultime quattro: ci pensa Summerville, gol sotto la Kop e Anfield ammutolito. Eppure l'adolescenza e i primi anni da professionista sono stati tutto tranne che semplici, per via di quel carattere ribelle che accomuna diversi calciatori olandesi della sua età, come il suo vecchio compagno Mohamed Ihattaren, appena scaricato definitivamente dall'Ajax e rispedito alla Juventus.
GLI EUROPEI U17, IL FEYENOORD CON KUYT E LA RISSA - Cresciuto nel vivaio del Feyenoord, club della propria città, si distingue nella generazione d'oro Oranje che conquista gli Europei Under 17: non solo Ihattaren, con lui anche il centrocampista del Bayern Monaco Gravenberch e l'attaccante del Bologna Zirkzee. Ma la scintilla che infiamma il suo carattere fumantino è dietro l'angolo: nel novembre del 2018 litiga pesantemente con l'allora compagno Mats Knoester, oggi al Ferencvaros, e l'allenatore dell'Under 19 del De club van het volk, Dirk Kuyt, non lo perdona, dato che la contesa prosegue fuori dagli spogliatoi, con Summerville che insieme al fratello malmena il malcapitato collega.
LE PUNIZIONI E IL SALVATORE PARDEW - Sospeso dal club e mandato in prestito al Dodrecht, multato e seguito da uno psicologo, poi messo stabilmente in panchina, per Summerville la fine della carriera da pro sembra vicina, con Gio van Bronckhorst, allora tecinco della prima squadra, che lo elogia per quanto dimostrato sul campo, afferma che dovrebbe essere stabilmente nella rosa dei più grandi ma biasima i suoi atteggiamenti, che potrebbero portarlo a perdersi. Lo salva il leggendario tecnico dell'Ado Den Haag, Alan Pardew, ex West Ham e Newcastle, che lo rilancia con un trampolino proprio verso l'Inghilterra, dato che con la maglia del Feyenoord dopo quella rissa non metterà più piede in campo.
LA SCOPERTA DEL LOCO E GLI INCROCI CON L'ITALIA - L'altro allenatore che sceglie di credere in lui è, inutile a dirlo, Marcelo Bielsa: lo nota con la maglia dell'Under 21 e lo fa esordire in prima squadra, apprezzandone la velocità e la tecnica. Con il Loco assaggia la Premier, ma con Marsch esplode: due gol di fila, l'ultimo su azione fatta partire dall'italiano Gnonto, dopo aver militato con l'attuale portiere del Bari Caprile, nelle giovanili dei Peacocks. Fino all'epilogo di Anfield, che in realtà è un prologo: nulla di banale, se ti chiami Summerville.
@AleDigio89