Un’eredità pesantissima, non solo in termini di gol ma anche di affetto dei tifosi, come quella lasciata da Matteo Ardemagni poteva schiacciare qualsiasi attaccante avesse indossato la maglia del Modena dopo la straordinaria annata di Hollywood. Ma Billy Babacar come scrive La Gazzetta di Modena non è un semplice centravanti, è un top player, un giovane straordinario talento che non c’entra niente con la B. Il suo arrivo alla corte di Novellino dalla Fiorentina era stato accolto con diffidenza. Il suo cognome storpiato in Apecar o Paracar sui social, i buongustai della tribuna pronti a farlo a fette. Ma era bastato vedere qualche allenamento a Fanano per capire che se Ardemagni era un gran bomber di categoria, Babacar aveva un ben altro potenziale. Che, grazie alla sapiente guida di Monzon, ha finalmente potuto esprimere sul campo. 16 gol senza i rigori calciati da Mazzarani, un penalty regalato a Granoche per far gioire anche El Diablo. Babacar è esploso e con lui tutto l’attacco. Può giocare da unica punta, in coppia: pensa più veloce degli altri, ha piedi superiori, si muove con o senza palla guidato dall’istinto del grande giocatore.
