Giovinco è troppo grande per il Toronto
PERCORSO AD OSTACOLI - Accolto come un vero e proprio top player, Giovinco ha illuminato la scena nel debutto stagione in MLS contro i Whitecaps: assist al bacio per Jozy Altidore, prestazione convincente e vittoria per 3-1 fuori casa. Poi, qualcosa si è inceppato: due sconfitte consecutive, prima contro Colombus Crew. Un brutto 2-0 con tanto di sostituzione al 86'; poi un 2-1 con il Real Salt Lake. 3 punti in 3 partite, troppo poco per una squadra che può schierare oltre all'italiano giocatori del calibro di Jozy Altidore, Cheyrou e Michael Bradley. (Anche se i due americani non erano presenti nell'ultima sfida contro Salt Lake City per impegni con la Nazionale americana)
QUALE FUTURO? - Schierato da trequartista nel 4-3-1-2 di coach Vanney, Sebastian Giovinco ricopre un ruolo fondamentale negli schemi dei canadesi. Nelle utlime due partite, però, non si è visto lo stesso giocatore della prima gara, decisivo e pericoloso con i suoi passaggi filtranti e i calci piazzati. E' giunta l'ora di lasciare un segno tangibile, importante, come hanno fatto le altre due stelle del campionato, Kakà e Villa. Due gol e un assist per l'ex Milan, un gol e un assist per lo spagnolo. Sebastian Giovinco è arrivato ad un bivio: o accetta di essere un comprimario o si prende l'intera squadra sulle sue spalle. Del resto, come diceva Goblin il nemico di Spider Man? "Noi siamo quello che scegliamo di essere. Ora scegli".
Angelo Taglieri