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    Mkhitaryan: 'Prima o poi tornerò al Dortmund. Ecco quanto giocherò ancora'

    Mkhitaryan: 'Prima o poi tornerò al Dortmund. Ecco quanto giocherò ancora'

    Dall'Armenia al Borussia Dortmund fino ai suoi piani per il futuro: il giallorosso Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato una lunga intervista al canale tedesco Sport1 prima di Armenia-Germania, gara di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. Le sue dichiarazioni:

    Cosa avrebbe significato partecipare ai Mondiali con l'Armenia?
    "Sarebbe stato un grande sogno diventato realtà. Abbiamo avuto una possibilità, ma l'abbiamo sprecata. Abbiamo molti giovani giocatori bravi e spero che un giorno riusciranno a realizzare il nostro grande sogno e renderanno orgogliosi i cittadini del nostro paese".

    Giochi per la terza volta contro la Germania, per te è una partita speciale?
    "È totalmente una partita speciale per me. In Germania sono diventato il calciatore che sono oggi. Non vedo davvero l'ora di giocare. Queste partite ci aiutano a progredire come squadra. I tedeschi ti insegnano con forza dove migliorare. Abbiamo perso tutte le ultime quattro partite contro la Germania. Vogliamo rendere possibile l'impossibile, nonostante tutto".

    La Germania resta una delle squadre più forti d'Europa?
    "Certo, è ancora una delle più forti d'Europa. Abbiamo giocato contro i tedeschi due mesi fa, la qualità della squadra è incredibile. Secondo me, è una delle squadre favorite per vincere il Mondiale in Qatar. Conosco molti giocatori del Borussia Dortmund: Hummels, Gündogan, Reus e Ginter. Hanno anche molti giocatori giovani che sono incredibili".

    Quali giovani giocatori ti piacciono di più?
    "Ho visto giocare Musiala, è già ai massimi livelli. Mi piace molto anche Wirtz. I ragazzi sono fantastici, hanno grandi carriere davanti. Ma non sono sorpreso che continuino ad emergere questi talenti. I tedeschi hanno sempre fatto un buon lavoro giovanile".

    Hai giocato per il Borussia Dortmund tra il 2013 e il 2016. Cosa pensi del periodo trascorso in Germania?
    "Sono ancora in contatto con la Germania. Non dimenticherò mai il tempo trascorso lì, che per me è stato il periodo più bello come calciatore".

    Sei andato dallo Shakhtar Donetsk al Dortmund.
    "È stato un grande passo per me. Sono ancora grato a Jürgen Klopp, alla squadra e ai miei ex compagni di squadra per avermi supportato. Mi hanno reso il calciatore che sono oggi, i tre anni lì sono stati speciali. Una cosa è certa: un giorno tornerò a Dortmund, non so se da giocatore, ma sicuramente da spettatore".

    Qualche volta ripensi ai tuoi gol davanti ai tifosi del Borussia Dortmund?
    "Giocare a Dortmund è un sogno per ogni giocatore. Il Muro Giallo è pazzesco, mi sono divertito settimana dopo settimana. Ancora oggi i miei compagni di squadra in Nazionale e alla Roma mi chiedono com'è giocare davanti ad 81000 persone. Sono molto orgoglioso di far parte della storia del BVB".

    Hai 32 anni e il tuo contratto con la Roma scade nel 2022. Per quanto tempo sarai un calciatore professionista?
    "Per quanto mi riguarda il più a lungo possibile, ma dipende da molti fattori. A quell'età non è più così facile prendersi cura del proprio corpo. La mia testa mi dice: puoi gestire facilmente cinque o sei anni. Spero che anche il mio corpo possa farlo ma so che non mi resta così tanto tempo, quindi mi godo ogni secondo e assorbo tutto. Un giorno, purtroppo, finirà".
     

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