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Mkhitaryan: 'Inter nell'élite d'Europa, può vincere la Champions. La somiglianza con Pippo Franco…'
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PIU' FORTI - "Anche se abbiamo cambiato tanto, avverto lo stesso clima positivo nello spogliatoio e la stessa mentalità vincente: la forza nell'Inter sta nelle fondamenta solide. Anzi, rispetto alla scorsa stagione, abbiamo fatto uno scatto nella maturità: abbiamo capito cosa mancava per essere davvero una grandissima squadra. Un po' di serenità e la giusta esperienza che raggiungi solo con certe partite. Il nostro centrocampo è tra i migliori d'Europa. Tutti parlano di me, Calha e Barella, ma il segreto è che, se gioca qualcun altro, sia Frattesi, Klaassen, Asllani o Sensi, sa cosa fare. Siamo ancora più forti insieme, ci completiamo come un puzzle. Ma siamo un puzzle proprio come squadra, tutti siamo utili. Frattesi è fortissimo. Mi spiace che per ora giochi meno, ma lui sa bene che conta solo l'obiettivo comune. Ha il tempo e il talento dalla parte sua: sarà una colonna dell'Inter del futuro".
SOTTOVALUTATO - "Visto che sono arrivato all'Inter a 33 anni, forse si pensava a me come a uno destinato solo a fare numero e a non essere incisivo. Però, dal primo giorno, ho fatto capire che non volevo perdere tempo e dare un contributo per la vittoria. Il rinnovo del contratto fino al 2026 significa che questa è casa e sono felice di abitarci. Parlo di tutto un mondo, non solo i compagni e la società, ma i tifosi e i lavoratori del club: è quel famoso puzzle nerazzurro di cui parlavo... Resterò fino a 37 anni, farò di tutto per avere questa freschezza. Sono stato in grandi club europei e posso dire che l'Inter sta a quel livello lì, nell'élite. La finale di Champions non l'ho più rivista e non intendo farlo: mi farebbe solo male. Purtroppo mi sono infortunato tre settimane prima. Quella finale era l'esame dopo mesi di lezione: lo abbiamo fallito, ma nessuno ha tenuto la testa basse. Lì è scattata la voglia di riprovarci: possiamo tornare a giocare una finale e a vincerla. Da quella partita stiamo costruendo ciò che siamo adesso. Volevamo evitare l'Atletico Madrid, ma anche loro volevano evitare noi, poco ma sicuro. Sarà una sfida bella e difficile: me la immagino molto tattica".
PIPPO FRANCO - "Gli scacchi rilassano e fanno pensare. Mi aiutano anche ad essere un calciatore migliore, allenano il pensiero veloce e l'andare sempre in avanti. Non prendetemi per un arrogante, ma io sarei la regina: vado da tutte le parti! E' diventata virale la mia somiglianza con il comico Pippo Franco? Lo so bene, me lo ripetono ancora adesso. Non lo conoscevo e sono andato a cercarlo su YouTube. La cosa non mi dispiace, anzi spero sia tornato ad essere famoso anche per questo".