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Mkhitaryan e la forza dell'Inter: '25 capitani, Barella lascia a bocca aperta. Il contratto? Restano due anni...'
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Potresti finire la carriera all'Inter.
"Mi restano due anni di contratto vediamo se riesco a farli (ride, ndr)". Dico sempre che finché posso devo giocare per non avere rimpianti".
Qui ti trovi bene con i compagni?
"Molto, secondo me mi vogliono bene".
Te lo confermo, ogni volta che parlo con loro spendono belle parole per te.
"Mi fa piacere, dal primo giorno mi sono sentito come se fossi sempre stato qui in un'altra vita, con gli stessi compagni, la tifoseria, lo stadio. Ero anche sorpreso di questo".
Con Calhanoglu in che lingua parli?
"Inglese, anche se sentendo il suo accento mi torna in mente il tedesco. Così anche quando altri compagni parlano tedesco".
Lautaro che capitano è?
"In un'intervista ho detto che anche senza la fascia è un trascinatore, sta segnando tantissimo, è fondamentale per questa Inter e lo sta dimostrando. Non è una questione di fascia, conta come ti comporti in campo. Un leader anche senza essere capitano può indicarti la strada. Penso a Barella che non ha la fascia ma fa delle cose che ti lasciano con la bocca aperta".
Voi poi ne avete tanti capitani nello spogliatoio.
"Tutti e 25. Questo è importante. Quando giochi sei con undici giocatori, magari quel giorno uno o due non sono al meglio. Però sapendo di avere questi compagni sono tranquilli perché sanno che daranno una mano".
Hai pensato al post carriera?
"Ho tanti pensieri, ma onestamente rimarrò difficilmente nel calcio. Magari farò altro, ci sono tante cose da imparare nella vita. Innanzitutto passare più tempo con la famiglia e gli amici e imparare cose che mi serviranno per i miei obiettivi. Come per esempio imparare a cucinare. Diciamo che so cucinare ma non benissimo".
Il mister com'è?
"Bravissimo, mi piace molto. Sa quando scherzare ed essere serio. Sa motivarti, mi sono trovato subito bene con lui".
Qual è la qualità più importante dell'Inter in questo momento?
"A parte che il gruppo è incredibile e siamo molto bravi, conta il fatto che ci troviamo meolto bene l'uno con l'altro. In campo ci capiamo con uno sguardo, sappiamo subito cosa vuole il compagno e dove andrà il pallone. Questa è la nostra forza".
Quali sono le tue passioni extra calcio?
"Guardo film in inglese o in italiano, oppure partite. Mi piace giocare a scacchi, ti dà la possibilità di pensare, di capire come muoverti, le prossime mosse...".
Ti piacerebbe fare l'allenatore?
"No, già da calciatore passi tanti tempo al centro sportivo e nei ritiri. Da allenatore è peggio, devi analizzare l'allenamento, come giocare, devi parlare con i calciatori prima e dopo le partite, studiare l'avversario...".
Ti vedrei bene come direttore sportivo.
"Mi piace dare consigli, ci penserò (ride, ndr)".