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Mistero Dalbert: Spalletti lo difende, ma incombe la minaccia Asamoah
Non è la prima volta in questa stagione che Luciano Spalletti individua nella tensione e nell'eccessiva paura di sbagliare i limiti della sua Inter, attesa alla volatona finale per un posto nella prossima Champions League, e non è la prima volta che il tecnico di Certaldo evoca questi concetti per provare a spiegare uno dei misteri irrisolti del mercato estivo nerazzurro, il difensore brasiliano Dalbert. "Secondo me sta crescendo, si sta allenando bene, ha fatto vedere nelle difficoltà che non si è arreso. Il suo svantaggio è stato quello di arrivare con il campionato che iniziava e non ha potuto approfondire con delle amichevoli. Giocare direttamente le gare ufficiali diventa un esame importantissimo che il suo bagaglio di esperienze non gli concede di vivere con tranquillità. Il sistema nervoso della partita gli ha creato difficoltà per tensione emotiva e mentale ma è tutto a posto".
TERZA SCELTA - Spalletti ha parlato così alla vigilia della delicata sfida con la Sampdoria, nella quale ancora una volta l'ex calciatore del Nizza è destinato alla panchina, con D'Ambrosio dirottato sull'out mancino e il portoghese individuato come prima alternativa in quella posizione, seppur da fuori ruolo. Una dimostrazione tangibile di come Dalbert, a 8 mesi dall'inizio del campionato, non venga ancora ritenuto pronto per scendere in campo in una partita di Serie A. Di lui si sono perse le tracce dopo la scialba prestazione contro il Crotone del 3 febbraio, dopo le quali ha collezionato 4 panchine consecutive e nemmeno un minuto da subentrato. Il suo utilizzo in campionato recita 456 minuti spalmati in 12 partite, di cui solamente 4 dall'inizio; i 26 milioni di euro complessivi tra parte fissa e bonus versati nella casse del Nizza al momento risultano un investimento poco proficuo, ma in casa Inter permane la convinzione che questo sia un affare destinato a pagare nel tempo.
MINACCIA ASAMOAH - Difficile tuttavia leggere nelle carte di Dalbert per quanto concerne il suo futuro, visto che il club nerazzurro ha già cominciato a muoversi per costruire la squadra dell'anno prossimo e tra gli obiettivi sensibili c'è anche quel Kwadwo Asamoah, per cui il club di Corso Vittorio Emanuele si è mosso concretamente mettendo sul piatto un contratto pluriennale da 3 milioni di euro a stagione più bonus pur di convincerlo a lasciare la Juve a giugno a costo zero. Con Nagatomo e Santon destinati a lasciare, la concorrenza per Dalbert rischia così di aumentare piuttosto che diminuire e il lungo periodo di apprendistato sotto l'ala protettiva potrebbe non bastare se da qui a fine stagione non ci sarà una svolta.
TERZA SCELTA - Spalletti ha parlato così alla vigilia della delicata sfida con la Sampdoria, nella quale ancora una volta l'ex calciatore del Nizza è destinato alla panchina, con D'Ambrosio dirottato sull'out mancino e il portoghese individuato come prima alternativa in quella posizione, seppur da fuori ruolo. Una dimostrazione tangibile di come Dalbert, a 8 mesi dall'inizio del campionato, non venga ancora ritenuto pronto per scendere in campo in una partita di Serie A. Di lui si sono perse le tracce dopo la scialba prestazione contro il Crotone del 3 febbraio, dopo le quali ha collezionato 4 panchine consecutive e nemmeno un minuto da subentrato. Il suo utilizzo in campionato recita 456 minuti spalmati in 12 partite, di cui solamente 4 dall'inizio; i 26 milioni di euro complessivi tra parte fissa e bonus versati nella casse del Nizza al momento risultano un investimento poco proficuo, ma in casa Inter permane la convinzione che questo sia un affare destinato a pagare nel tempo.
MINACCIA ASAMOAH - Difficile tuttavia leggere nelle carte di Dalbert per quanto concerne il suo futuro, visto che il club nerazzurro ha già cominciato a muoversi per costruire la squadra dell'anno prossimo e tra gli obiettivi sensibili c'è anche quel Kwadwo Asamoah, per cui il club di Corso Vittorio Emanuele si è mosso concretamente mettendo sul piatto un contratto pluriennale da 3 milioni di euro a stagione più bonus pur di convincerlo a lasciare la Juve a giugno a costo zero. Con Nagatomo e Santon destinati a lasciare, la concorrenza per Dalbert rischia così di aumentare piuttosto che diminuire e il lungo periodo di apprendistato sotto l'ala protettiva potrebbe non bastare se da qui a fine stagione non ci sarà una svolta.