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    Miranda: 'Resto anche senza Champions'

    Miranda: 'Resto anche senza Champions'

    Arrivato in estate dall'Atletico Madrid dove, insieme a Godin, ha firmato una delle coppie difensive più temute d'Europa, Joao Miranda è riuscito ad imporsi anche all'Inter. Punto fermo per Mancini, che al suo fianco alterna Juan Jesus e Murillo, è il leader della difesa nerazzurra. Nelle ultime settimane si sono proiettate delle ombre sul suo futuro a Milano, in quanto accostato a Manchester United, Roma e Bayern Monaco. Ma ci pensa lo stesso Miranda ad allontanarle con queste parole rilasciate a Globoesporte.com: "Se penso di lasciare l'Inter senza la Champions? Credo di no, ci sono molte speculazioni. Il mio pensiero è dare il mio meglio, far sì che l'Inter torni a giocare la Champions, se non accadrà stavolta sarà sicuramente per l'anno prossimo, ma non penso in questo momento a cambiare club. I complimenti di Mourinho? Sono felice che abbia apprezzato il mio gioco. Mourinho è un vincente, ovunque è andato ha vinto, perciò merita il mio rispetto. Ma il pensiero è finire bene questa stagione e conquistare titoli con questa maglia".

    ADDIO ALL'ATLETICO - Dopo i molti successi con i Colchoneros, Miranda ha deciso di abbracciare una nuova sfida in nuovo campionato. Ecco i motivi: "Avevo bisogno di un cambiamento. Tutto quello che vissuto all'Atletico è stato bello. È stata una tappa vittoriosa, ma volevo fare un salto, cercare altre coinquiste, e l'Inter mi ha aperto le porte per provarci. La reputo una sfida. L'Inter è uno dei più grandi club in Europa e io sono uno a cui piacciono le sfide. Quando sono arrivato all'Atletico il club non stava passando un buon momento. Ho accettato e ho lasciato l'Atletico in condizioni migliori di quando sono arrivato. Voglio far sì che l'Inter torni a essere il club che è sempre stato, un club che gioca la Champions e che lotta per titoli importanti".

    OLIMPIADE O COPPA AMERICA? -  La nazionale brasiliana lo vuole sia per la Coppa America che per l'Olimpiade: "Mi piacerebbe giocare sia la Coppa America che le Olimpiadi, ma l'Inter non ha l'obbligo di liberarmi per i Giochi. Ma se dovessi essere chiamato, mi piacerebbe rappresentare il mio Paese in una competizione importante che non ha mai vinto. In quel momento prevale il desiderio del giocatore. Dunga non mi ha detto nulla, ma io sono uno che cerca di ripagare tutti quelli che ripongono la loro fiducia in me e dare sempre il mio meglio. Se dovessi scegliere opterei per la Coppa America, perché con una vittoria le cose tornerebbero alla normalità".

     

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