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Miracolo Verona, da Rrahmani al colpo Borini: così è nata una strategia perfetta
L'ultimo esempio vale più di tutti: Amir Rrahmani è costato 1,7 milioni soltanto 5 mesi fa, un'operazione passata sotto silenzio come tutte quelle condotte dall'Hellas in estate, dato per spacciato da tutti in zona retrocessione e invece autore di una prima parte di stagione straordinaria. Ebbene, lo stesso Rrahmani è stato appena ceduto al Napoli per 14 milioni di euro più altri 1,5 milioni di bonus in vista della stagione 2020/2021: lungimiranza, resa immediata e capacità di incassare, nella strategia del Verona c'è tutto. Perché costruire un mercato low cost per una neopromossa è sempre difficile, convincere i giocatori anche, le idee devono farsi spazio.
Amrabat è un altro esempio, oggi conteso tra Fiorentina e Napoli, preso in prestito con diritto di riscatto che sarà esercitato nel silenzio generale; valorizzare Kumbulla con convinzione totale da inizio stagione è stato un altro merito, gli investimenti a costo zero come Lazovic e Veloso (pallini di Juric) si sono rivelati altrettanto intelligenti. Non finisce qui, perché in queste settimane D'Amico è riuscito a strappare anche il sì di Fabio Borini nonostante la concorrenza di club importanti come Genoa e Sampdoria: promesse rispettate, un altro colpo piazzato e... subito gol, all'esordio, in pieno stile Verona. Dove le cose si pensano per tempo e si realizzano senza esitare, con un progetto chiaro. Il risultato lo racconta il campo, nasce dalla dirigenza e diventa un capolavoro. Più di una semplice sorpresa. Se lo dice Sacchi...