Mirabelli: 'Fellaini importante, ma non abbiamo chiuso. Suso e Donnarumma..'
SU SUSO E DONNARUMMA - "Non abbiamo mai messo Gigio sul mercato. Abbiamo rinnovato sperando che sia per sempre il nostro portiere. Su Suso ribadisco che quando gli abbiamo rinnovato il contratto, lui e il suo agente hanno voluto la clausola. Per noi non è sul mercato, ma sarà lui a decidere di andare via"
SU FELLAINI - "Fellaini può essere un giocatore importante, lo è. Sappiamo che non sta rinnovando con lo United, ma è difficile dire che abbiamo chiuso. Ha parametri importanti. Faremo qualcosa in quel ruolo ma teniamo tutto nel massimo riserbo, prima dobbiamo chiudere i giocatori poi annunciarli"
SUGLI ACQUISTI - "A differenza della scorsa estate dobbiamo mettere giocatori forti, a prescindere dall’età, per alzare il livello del Milan. Siamo in fase di costruzione. I giocatori devono essere del livello di Fellaini. Parlo di livello perché per noi sarà difficile arrivare a Fellaini".
Poi a Milan TV: "Stagione lunghissima con 57 gare con una rosa non lunghissima, ma abbiamo la consapevolezza di avere un organico giovane e di prospettiva. Nei prossimi mercati puntelleremo e alzeremo l'asticella. Oggi abbiamo centrato l'obiettivo minimo ma il vero target ancora non si vede perché abbiamo la squadra più giovane d'Italia. Nel ritorno abbiamo fatto veramente bene, non voglio ricordare i punti buttati via ma con qualcosa in più potevamo lottare con qualcosa di diverso. Ma anche questo è un punto di partenza".
SU CALHANOGLU - "Hakan sapevamo arrivasse dopo 6 mesi di inattività, in un mondo tutto nuovo per lui. Oggi ha fatto 3 assist e un gol, ed ancora non è al massimo, può fare molto di più e la differenza in ogni gara. In Germania faceva il classico 10, ma in 4-4-2 ha giocato senza problemi sulle due fasce o tra i due a centrocampo. Siamo di fronte ad un grandissimo talento, in un 4-3-3 deve fare il lavoro tra le linee".
SU GATTUSO - "Contentissimo del suo percorso, in circostanze diverse avrebbe potuto fare di più. Ha fatto un lavoro straordinario, la squadra non stava bene e lui è stato molto bravo. Poi è un ottimo comunicatore, sembra alleni da una vita. Da parte della società c'era voglia di cambiare al meglio, dopo Montella io e Fassone abbiamo optato per Rino perché ci convinceva tantissimo".
SUGLI STRISCIONI - "Enorme soddisfazione, è la seconda volta che il tifo rossonero ci tributa queste parole sugli striscioni. Speriamo di ripagarli con qualcosa di importante, meritavamo la Coppa Italia e non ci siamo riusciti. Riceviamo affetto da ogni angolo del mondo".