'E' stata una buona edizione, sono molto contento per il raggiungimento della semifinale da parte dell'Atalanta. Ho visto buone squadre, buoni giocatori, un gioco leggermente migliorato, se si considera la non perfetta condizione dei campi, nonostante abbiano spostato la finale a Livorno, perché altri terreni di gioco si sono rivelati tutt'altro che perfetti'. Si è chiusa da poco meno di 48 ore l'edizione 2011 del Torneo di Viareggio, e Mino Favini, da sempre scopritore di talenti, ai microfoni di Radio Toscana ha tracciato un bilancio della competizione giovanile più importante al mondo.

'Bisogna ridurre assolutamente le squadre e migliorare le qualità - ha aggiunto il responsabile del settore giovanile dell'Atalanta -. Mancavano le squadre argentine e spagnole, che negli ultimi anni sono state più all'avanguardia sui giovani. Il Varese mi ha sorpreso, perché faceva parte del nostro girone, oltre alla qualità dell'Inter. Ci si aspettava qualcosina in più della Juventus, aiutata dalla differenza reti nella seconda parte del torneo. Conosco bene Camporese, il giocatore che mi sembra più pronto. Per risolvere la situazione del calcio italiano serve il tempo e la buona volontà da parte di tutti, bisogna tornare all'istruzione calcistica. Stamattina ero con Albertini nel Salento per una premiazione, ed eravamo d'accordo sul fare un campionato riserve che comporti sacrifici economici, ma che darebbe la possibilità di far crescere non solo i giovani, ma anche i giovani poco utilizzati nelle prime squadre. E' una forma di investimento a lungo termine. Montolivo è un po' che nello sento, lunedì gli verrà consegnato un premio a Bergamo. So che ha sofferto le critiche un po' acerbe dell'ultimo periodo. So però che ama Firenze: se sceglierà con il cuore, il suo futuro sarà in viola, se sceglierà sulla base di altri fattori allora penserà a nuovi lidi'.