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Signor Faletti: grazie di essere tornato!
Naturalmente esistono persone che possono vantare dei privilegi in questa operazione mirata all’immortalità. Si tratta principalmente degli scrittori, dei poeti, degli artisti in genere e anche dei cantautori. La memoria, rispetto al loro “essere stati” ed “esserci per sempre”, può contare sul supporto fisico della vista e dell’udito. Un libro nello scaffale da leggere. Un disco da poggiare sul grammofono. Un quadro appeso alla parete da poter ammirare. Eccoli di nuovo. Eccoli per sempre a cavalcare la relatività del tempo e a scavalcare le barriere dello spazio.
Tra pochi giorni, il 25 sera nel teatro di Alfieri di Asti, farà il suo ritorno un caro amico andato via troppo presto e al culmine della sua perfomance esistenziale. Uno scrittore. Un poeta. Un cantautore. Un appassionato calciatore per hobby. Un tifoso eccellente della Juventus. Giorgio Faletti verrà celebrato nel giorno del suo compleanno e a due stagioni dalla sua scomparsa da tutti coloro che lo hanno amato come persona e da quelli che lo hanno apprezzato come uomo di grande spessore culturale. A fare gli onori di casa, in testa a tutti, ci saranno la moglie Roberta e Massimo Cotto colui che per Giorgio, in vita, fu come un fratello. Grazie a loro il Premio Faletti è giunto alla seconda edizione che, questa volta, vedrà salire sul palco come vincitore Antonio Maggio giovane autore che vinse “Sanremo 2013” per la categoria esordienti e del quale dieci giorni fa è uscito il singolo “Amore pop”. Altri e altrettanto eccellenti saranno gli ospiti di una kermesse teatrale che si prevede di grande successo e di assoluto appeal empatico. Enzo Iachetti, il leader degli Stadio Gaetano Curreri, i piloti Giovinazzo e Capello, il regista Fausto Brizzi e l’autore di “Mi chiamo jeg robot” Gabriele Mainetti, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e compatibilmente con gli impegni calcistici in essere alcuni rappresentati della Juventus.
Ma sarà soprattutto l’occasione per risentire la voce e anche per “rivedere” Giorgio Faletti (foto ilpost.it). Ascoltarlo mentre interpreterà uno o due dei sette brani inediti che saranno poi in vendita in un prezioso cofanetto-libro dal titolo “Anche dopo che tutto si è spento”. Scorgerlo, ammiccante da dietro le quinte, etereo ma egualmente ben percepibile da chi riesce a “sentire”. Infine salutarlo, abbracciando un bel vento, sussurrandogli ”Michia, signor Faletti, grazie di essere tornato”.