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  • Minacce di morte e schiaffi in campo, la vergogna di Foggia-Catanzaro: l'ex Iemmello esce in lacrime VIDEO

    Minacce di morte e schiaffi in campo, la vergogna di Foggia-Catanzaro: l'ex Iemmello esce in lacrime VIDEO

    Ennesima increscioso episodio di violenza nel calcio italiano e ancora una volta la Serie C - già scossa negli ultimi giorni dal caso Catania - balza agli onori delle cronache per fatti decisamente poco edificanti. Nel posticipo della 36esima giornata del girone C, la sfida tra Foggia e Catanzaro ha fatto parlare di sé più per quello che è accaduto a margine della partita che per il pesante 6-2 rifilato dai calabresi alla squadra di Zeman.

    DOPPIA INVASIONE  - Sul risultato di 1-5, Pietro Iemmello - attaccante con un passato in Serie A nel Sassuolo ed ex giocatore del Foggia dal 2014 al 2016 e nell’annata 2018/2019 con un bottino di 52 reti in 98 partite - è stato aggredito sul terreno di gioco da un sostenitore pugliese. Iemmello, già autore di una doppietta, si stava apprestando a calciare un rigore quando è stato affrontato e schiaffeggiato da una persona, generando una situazione di grande tensione che l’arbitro ha provato a sedare interrompendo momentaneamente la partita. Tuttavia la situazione non è rientrata, visto che sul 2-6 un’altra invasione e l’espulsione di un collaboratore di Zeman hanno costretto il direttore di gara ad un successivo intervento.
     

    L'ACCUSA - Evidentemente sotto choc, anche per le minacce subite, Iemmello (che nell’ultima annata in rossonero aveva subito un grave atto di intimidazione con l’incendio appiccato alla sua automobile) ha abbandonato lo stadio in lacrime e scortato e, in attesa di provvedimenti disciplinari che si preannunciano durissimi (squalifica del campo certa) per il Foggia, anche l’attrice e compagna del calciatore, Giulia Elettra Gorietti, ha preso posizione sull’accaduto. “Mia figlia ieri guardava il papà giocare e ha dovuto assistere a uno spettacolo che ha tutto tranne che i valori che lo sport deve trasmettere... È impensabile quello che è successo ieri, minacce di morte e tagli di gola mimati in diretta tv. Davanti a dei bambini che guardano la loro squadra. Non parlo mai di calcio ma dopo ieri condanno fortemente il club del Foggia che non sa gestire la sua tifoseria e le partite che avvengono nel proprio stadio. Inutile che si dissociano nelle interviste, lo dimostrino con i fatti”, ha scritto dai propri profili social.

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