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  • Milito, Piqué e Aimar insieme nella stessa squadra? Non è fantacalcio ma il Saragozza 'dei miracoli'

    Milito, Piqué e Aimar insieme nella stessa squadra? Non è fantacalcio ma il Saragozza 'dei miracoli'

    • Pietro Siviero
    Nella scorsa stagione (2023-24) la vera sorpresa della Liga spagnola è stato il Girona di Miguel Sanchez e dei vari Artem Dovbyk, Aleix Garcia e Savinho - ora rispettivamente giocatori di Roma, Bayer Leverkusen e Manchester City: i Tozudos infatti hanno chiuso il campionato al terzo posto, dietro solo alle corazzate Real Madrid e Barcellona, raccogliendo 81 punti e conquistando la loro prima storica qualificazione in UEFA Champions League. Invece nel 2006-07 la formazione che 'scioccò' l'intero panorama calcistico spagnolo - e non solo - fu il Real Saragozza guidato da Víctor Fernandez, probabilmente al miglior risultato in carriera nelle vesti di allenatore. Gli aragonesi conclusero il campionato al sesto posto in classifica raggiungendo la qualificazione per i preliminari di Coppa UEFA, dopo che nell'annata precedente avevano raggiunto anche la finale di Coppa del Re eliminando prima il Barcellona - ai quarti - e poi il Real Madrid - in semifinale -, prima di essere sconfitti nell'ultimo atto dall'Espanyol.

    CHE NOMI - In quella formazione c'erano diversi calciatori che poi avrebbero avuto fortuna - e non poca - nel prosieguo della loro carriera: in primis Diego Milito (ma anche il fratello Gabriel, che poi sarebbe passato nella rosa del Barcellona centrando il Triplete nel 2008-09), che chiuse il campionato al secondo posto nella classifica marcatori con 23 gol dietro solo al trascinatore del Real Madrid campione di Spagna Ruud van Nistelrooj e che poi raggiunse importantissimi traguardi negli anni successivi, tra cui lo storico Triplete con l'Inter nel 2009-10; anche Gerard Piqué, attuale numero 1 della Kings League, nel 2006-07 collezionò 22 presenze con los Maños, venendo così richiamato dal Manchester United a fine stagione prima della lunga e vincente parentesi con il Barcellona (15 anni e 31 titoli vinti con i Blaugrana). Un'altro protagonista da ricordare di quella stagione è anche Pablo 'El Mago' Aimar - arrivato l'anno prima dal Valencia dove già aveva fatto vedere tutte le sue qualità vincendo due volte la Liga (2001-02 e 2003-04), una Coppa UEFA e una Supercoppa UEFA - che se ne sarebbe andato dopo due campionati in Aragona per proseguire la carriera con la maglia del Benfica (oltre 100 presenze poi con i lusitani).

    CO-PROTAGONISTA - Tra i co-protagonisti di quella stagione c'era anche il talentuoso Andres D'Alessandro: argentino classe '81 che in carriera ha vestito diverse maglie importanti - soprattutto oltreoceano - tra cui quelle di San Lorenzo, Internacional e River Plate; ma anche Wolfsburg e Portsmouth, oltre al Real Saragozza, tra il 2006 e il 2008. Su di lui, nel 2002, niente di meno che Diego Armando Maradona disse: "È il giocatore che più mi assomiglia, l'unico che mi fa divertire guardando una partita di calcio".

    IL CALO E LE RETROCESSIONI - Nonostante la grande stagione e la permanenza di 3 dei 4 giocatori citati (tranne Piqué che tornò a Manchester, sponda United), l'annata successiva fu disastrosa per il club aragonese, che chiuse il campionato spagnolo al 18esimo posto davanti solo a Levante e Real Murcia, retrocedendo così in Segunda Division. Il Saragozza tornò nel massimo campionato già dal 2008-09, per poi retrocedere nuovamente nel 2012-13 senza più fare ritorno tra le squadre della Liga: tutt'ora gli aragonesi, che non sono più riusciti a tornare ai fasti del 2006-07, militano nella seconda divisione spagnola e momentaneamente si trovano in quintultima posizione.

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