Milito lancia l'Inter:| Vinceremo con Leonardo
Il Principe non fa lo snob e non ci tiene ad essere protagonista a tutti i costi, ad avere il popolo nerazzurro solo ai suoi piedi. Il Principe è un Principe operaio che guarda ai risultati della squadra e pensa più ai trofei dell’Inter che ai gol personali. Sa bene che non sta vivendo la migliore stagione della sua carriera e che gli infortuni finora lo hanno condizionato, ma non si arrende, «perché magari da qui a maggio...». Il Principe è Diego Milito, Mister Triplete, l’arma neppure tanto segreta dell’Inter di Mourinho, il tecnico che al bomber argentino è rimasto nel cuore. Per Leonardo nutre grande stima, ma lo Special One è... lo Special One. E in attesa di capire se il portoghese prima o poi tornerà sulla panchina nerazzurra, magari per allenare quel Messi che Diego sogna di avere come compagno, il Principe non è invidioso di Pazzini né preoccupato dalla sua concorrenza. Sa che l’ex attaccante della Samp può aiutare il gruppo nella caccia al triplete bis e allora... benvenuto Giampaolo. Contro la Roma, però, Milito spera di scrivere la stessa storia della scorsa stagione quando stese i giallorossi nella finale di Coppa Italia. Crede nello scudetto e battere la formazione di Ranieri sarebbe un segnale importante per il Milan. Il Principe è ancora alla ricerca della migliore condizione, ma ha di nuovo gli occhi dell’assassino da area di rigore che piacciono ai compagni. La Roma è avvisata.
Milito, sotto il profilo degli infortuni questa è la stagione più travagliata della sua carriera?
«Senza dubbio sì. Non mi era mai capitato di farmi male tre volte alla stessa gamba».
Ha una spiegazione per tutti questi problemi fisici?
«Dipendono da diversi fattori: la stanchezza accumulata la scorsa stagione e in estate durante i Mondiali, una preparazione “accelerata” dalle due supercoppe ad agosto, un po’ di sfortuna e il calendario fitto di impegni. Anche altre squadre hanno avuto diversi infortunati».
Negli ultimi mesi ha mai pensato “ questa non è la mia stagione”?
«A volte una stagione la inizi e la finisci alla grande come successo a me lo scorso anno, in altri casi le cose vanno diversamente. Finora gli infortuni non mi hanno permesso di trovare una buona condizione, ma spero di cambiare rotta da qui a maggio».
Cosa le è venuto in mente quando le hanno detto che l'Inter aveva acquistato un’altra prima punta, Pazzini?
«La società ha fatto un grande acquisto perché Pazzini è un ottimo attaccante e un investimento. Ci darà una grossa mano».
Non ha letto in questa operazione di mercato un po' di sfiducia nei suoi confronti?
«Assolutamente no. I dirigenti mi fanno sempre sentire importante e con Leonardo parliamo spesso. Lui mi ha dato fiducia con le parole, ma anche con i fatti».