Milenkovic titolare e capitano, il tempo per l'Inter stringe: la Fiorentina vuole evitare il Chiesa-bis
Non ha mentito il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano quando ha detto, dopo l'amichevole persa dai viola contro il Galatasaray sabato, di aver lasciato per 90' in panchina Nikola Milenkovic per semplici logiche di gestione delle energie: ieri, infatti, il difensore ha giocato tutta la partita contro la Nazionale del Qatar con la fascia di capitano al braccio.
INTER, SERVE TEMPO - La storia, anche quella recente, insegna che il mercato e il campo possono procedere su binari diversi. Anche Bremer, prima del passaggio alla Juventus, ha giocato con i gradi di capitano. E, non volendosi spostare dal Franchi, anche Chiesa, addirittura in campionato, prima di trasferirsi anche lui a Torino. All'Inter serve il tempo di trovare i fondi necessari ad affondare il colpo Milenkovic, altrimenti l'obiettivo dovrà spostarsi su un'occasione a bassissimo costo per puntellare la difesa. Oggi i pericoli sono tre: il Tottenham, l'Atletico Madrid e la stessa Fiorentina, che ha pronto un rinnovo di contratto triennale con aumento dell'ingaggio. Meno concreta la pista Juve, almeno finché il reparto arretrato di Allegri sarà completato da Rugani, per il quale è stata rifiutata una proposta dall'Empoli.
QUESTIONE DI ORE - La Fiorentina non vuole trovarsi a far arrivare in fretta e furia l'eventuale sostituto di Milenkovic, memore del fallimento dello switch all'ultimo giorno del mercato estivo 2020 tra Chiesa e Callejon. Sabato è in programma l'ultima amichevole del precampionato, e per quella data, a otto giorni dalla prima di campionato contro la Cremonese, i viola vorrebbero la vicenda chiusa in un modo o nell'altro. Soprattutto per evitare di veder concretizzarsi quella che è la vera idea dell'Inter: quella di aggiudicarsi il giocatore a zero accordandosi a partire dall'inverno del 2023.