AFP/Getty Images
Milanmania: Torres deve giocare
Poche scuse, il Milan visto contro la Fiorentina ha fatto un evidente passo indietro a livello di gioco rispetto ad alcune recenti esibizioni e il fatto di non essere riusciti a capitalizzare il gol di de Jong al cospetto di una Fiorentina poco più che sufficiente deve accrescere i rimpianti della formazione di Inzaghi. La sensazione forte è che dopo 8 giornate di campionato gli esperimenti non siano ancora terminati e l'identità tattica della squadra fatichi ancora ad emeregere.
4-2-3-1, DOVE SEI FINITO? - Quello che è certo è che il tecnico rossonero ha abbandonato definitivamente il 4-2-3-1 che aveva caratterizzato le gare contro Cesena e Chievo, un modulo che paradossalmente aveva saputo coniugare, soprattutto sul campo dei romagnoli, il talento dei tanti giocatori offensivi a disposizione e la necessità di limitare il gioco avversario. Un sistema di gioco cucito su misura su Fernando Torres, l'acquisto più importante a livello di esperienza internazionale e di nome della campagna estiva e principalmente l'unico centravanti affidabile a disposizione. Inzaghi, contro un avversario abile come pochi a gestire il possesso di palla in Italia come la Fiorentina, ha preferito tornare alle origini opponendo un undici senza punti di riferimento in attacco e votato esclusivamente al presidio degli spazi e alle ripartenze.
TORRES NON SEGNA MA... - La realtà è che, a prescindere dal rendimento dei vari Honda, El Shaarawy e Menez, giocatori che non possono sempre essere brillanti, causa il notevole dispendio di energie richiesto dal sacrificio in fase di copertura, una qualsiasi squadra che ambisca ad un ruolo da protagonista non può pensare di non contare su un giocatore in grado di dare profondità alla manovra e di allungare la squadra in determinati momenti della partita. Un Milan già privo di qualità in mezzo al campo (a proposito, dov'è finito Bonaventura?) ha il dovere di osare di più almeno attingendo al suo reparto qualitativamente più ricco e vario, ossia l'attacco. Per quanto imbolsito e logorato dalla deludente esperienza al Chelsea, Torres è un giocatore che, anche solo con la propria presenza fisica e la capacità di tenere impegnati un paio di difensori, offre maggiori soluzioni al resto della squadra. Napoli e Lazio stanno risalendo la corrente che porta al terzo posto e lo spagnolo può diventare l'arma in più di Inzaghi per vincere questa avvincente corsa che conduce alla Champions League.
I NUMERI DI FERNANDO TORRES IN SERIE A:
4-2-3-1, DOVE SEI FINITO? - Quello che è certo è che il tecnico rossonero ha abbandonato definitivamente il 4-2-3-1 che aveva caratterizzato le gare contro Cesena e Chievo, un modulo che paradossalmente aveva saputo coniugare, soprattutto sul campo dei romagnoli, il talento dei tanti giocatori offensivi a disposizione e la necessità di limitare il gioco avversario. Un sistema di gioco cucito su misura su Fernando Torres, l'acquisto più importante a livello di esperienza internazionale e di nome della campagna estiva e principalmente l'unico centravanti affidabile a disposizione. Inzaghi, contro un avversario abile come pochi a gestire il possesso di palla in Italia come la Fiorentina, ha preferito tornare alle origini opponendo un undici senza punti di riferimento in attacco e votato esclusivamente al presidio degli spazi e alle ripartenze.
TORRES NON SEGNA MA... - La realtà è che, a prescindere dal rendimento dei vari Honda, El Shaarawy e Menez, giocatori che non possono sempre essere brillanti, causa il notevole dispendio di energie richiesto dal sacrificio in fase di copertura, una qualsiasi squadra che ambisca ad un ruolo da protagonista non può pensare di non contare su un giocatore in grado di dare profondità alla manovra e di allungare la squadra in determinati momenti della partita. Un Milan già privo di qualità in mezzo al campo (a proposito, dov'è finito Bonaventura?) ha il dovere di osare di più almeno attingendo al suo reparto qualitativamente più ricco e vario, ossia l'attacco. Per quanto imbolsito e logorato dalla deludente esperienza al Chelsea, Torres è un giocatore che, anche solo con la propria presenza fisica e la capacità di tenere impegnati un paio di difensori, offre maggiori soluzioni al resto della squadra. Napoli e Lazio stanno risalendo la corrente che porta al terzo posto e lo spagnolo può diventare l'arma in più di Inzaghi per vincere questa avvincente corsa che conduce alla Champions League.
I NUMERI DI FERNANDO TORRES IN SERIE A: